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Il tribunale di Matera

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Operazione Allattamento, verso l’archiviazione per gli ex sindaci di Matera Buccico, De Ruggieri e altri 44. Avvisi di chiusura indagini a 47 persone, incluso il segretario regionale Fdi, Quarto

POTENZA – Vanno verso l’archiviazione le accuse nei confronti degli ex sindaci di Matera, Nicola Buccico e Raffaello De Ruggieri, più altre 44 persone, nell’ambito dell’inchiesta dei pm della città dei Sassi, soprannominata “Allattamento”. Inchiesta che ha preso di mira una serie di presunti incarichi pilotati da parte dell’amministrazione comunale per la progettazione di varie opere pubbliche.

Il nome dei due ex primi cittadini e degli altri, infatti, è stato stralciato dall’avviso di chiusura delle indagini che è stato notificato, nelle scorse ore, dai pm che hanno ereditato il fascicolo dell’ex procuratore capo Pietro Argentino, Angela Continisio e Maria Christina De Tommaso, soltanto a 47 persone rispetto ai 90 indagati che compariva sul frontespizio dell’ordinanza di misure cautelari eseguita a luglio dell’anno scorso.

ALLATTAMENTO, ARCHIVIAZIONE A PARTE, RISCHIANO IL GIUDIZIO DIVERSI DIRIGENTI PUBBLICI DI MATERA

A rischiare ancora una richiesta di rinvio a giudizio per reati vari, quindi, restano l’ex dirigente dell’ufficio Opere pubbliche del Comune di Matera, Franco Gravina, l’ex capo dell’ufficio tecnico ed ex responsabile della Stazione unica appaltante (Sua) della Provincia di Matera, Domenico Pietrocola, l’ingegnere materano Tommaso Di Bari, e altre 44 persone ancora. Inclusi il consigliere regionale, nonché segretario di Fratelli d’Italia Basilicata, Piergiorgio Quarto; e gli ex consiglieri comunali Angelo Bianco, Giovanni Scarola e Pasquale Lionetti. Più 3 aggiunte rispetto all’elenco dei 90 come il dirigente comunale Ignazio Olivieri, Angela Maria Sasso e Francesco Casamassima.

Mentre dovrebbero uscire dal processo con Buccico e De Ruggieri, tra gli altri, i consiglieri comunali in carica Angelo Lapolla e Mario Morelli. Ma anche gli ex consiglieri Francesco Paolo Manicone, Vito Tralli, Antonio Iacovone, Gianfranco De Mola, Angelo Raffaele Sardone, Antonio Sansone, Vito Sasso, e Rocco Michele Buccico (figlio di Nicola, ndr).

LE ACCUSE IPOTIZZATE DAI PM DI MATERA

Le accuse ipotizzate dai pm di Matera sono molteplici. Vanno dall’associazione a delinquere alla truffa aggravata passando dall’abuso d’ufficio, la corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, la concussione, l’induzione indebita a dare o promettere utilità, la rivelazione e l’utilizzazione di segreti di ufficio, la turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, la turbata libertà degli incanti, il traffico di influenze illecite, e il falso ideologico.

Diverse le opere pubbliche materane attorno alle quali si sarebbero mossi gli interessi gli indagati. Tra le altre la tangenziale ovest, la riqualificazione di piazza della Visitazione con annesso parcheggio interrato, la costruzione della nuova scuola Torraca, la realizzazione della Casa e Giardino delle Tecnologie emergenti. E poi ancora la realizzazione del nuovo tratto stradale denominato “delle cave” o “delle rondinelle”, la riqualificazione del teatro “Duni” e la realizzazione di una nuova sala consiliare contigua al palazzo di città.

LA RICOSTRUZIONE DELLA FINANZA DEL RUOLO DI DI BARI

Durante le indagini i militari della Guardia di finanza hanno ricostruito il funzionamento di un sistema in cui Di Bari avrebbe materialmente redatto i progetti preliminari sottoscritti dai funzionari del Comune. Lo stesso Di Bari poi, con la complicità di Gravina e Pietrocola, avrebbe pilotato l’affidamento di incarichi collegati agli interventi in questione a studi professionali esterni, da lui stesso individuati, che lo avrebbero ricompensato per l’attività di intermediazione svolta.

L'”ALLATTAMENTO” PER COMPARE IL CONSENSO DI ESPONENTI POLITICI DI MATERA

Un altro capitolo dell’inchiesta, invece, riguarda «l’allattamento», questa l’espressione utilizzata in un’intercettazione, di una serie di esponenti politici in carica nel Comune, «al fine di comprare il loro consenso, in consiglio comunale ed in commissione, affinché fossero approvate le progettualità, mediante l’affidamento o la promessa di incarichi pubblici a soggetti segnalati dai consiglieri stessi». Tra i destinatari dell’avviso di chiusura delle indagini ci sono anche l’ex segretario cittadino del Pd, Cosimo Muscaridola, e il dirigente dell’azienda per l’edilizia pubblica materana (Ater) ed ex vice segretario regionale del Pd Vito Lupo, per un filone d’indagine che ha preso di mira alcuni episodi di presunta mala gestione all’interno della stessa Ater Matera.

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