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Il pm Annunziata Cazzetta

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Il Csm supera i rilievi per un fascicolo non trasmesso all’Antimafia e approva la 7ma valutazione di professionalità per il pm di Matera Annunziata Cazzetta

POTENZA – Via libera al sesto scatto di anzianità professionale per la procuratrice facente funzioni di Matera, Annunziata Cazzetta. Nonostante le traversie per un fascicolo atteso dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza ma rimasto sulla sua scrivania per due anni.

È questo il senso della proposta di delibera trasmessa nei giorni scorsi al plenum del Consiglio superiore della magistratura dalla IV commissione dello stesso Csm. Commissione competente proprio per le periodiche «valutazioni di professionalità» delle toghe.

IL CSM SUPERA IL “CASO” DELL’ANTIMAFIA E DÀ IL VIA LIBERA ALLO SCATTO DI PROFESSIONALITÀ DEL PM DI MATERA ANNUNZIATA CAZZETTA

La IV commissione ha preso atto del parere favorevole allo scatto di anzianità espresso ad ottobre dell’anno scorso, all’unanimità, dal Consiglio giudiziario di Potenza, che è l’organo territoriale del Csm. Un parere, quest’ultimo, che non sarebbe «scalfito» dall’epilogo, pacifico, di una vicenda disciplinare che ha riguardato il sostituto procuratore materano, e che si è chiusa a novembre del 2021 con una pronuncia di «non doversi procedere per scarsa rilevanza del fatto».

Al vaglio della sezione disciplinare di Palazzo dei marescialli erano finite, in particolare, la «mancata trasmissione di un procedimento alla Direzione distrettuale antimafia di Potenza» e la circostanza che il fascicolo in questione fosse rimasto iscritto «a Modello 45», che è classificazione riservata agli «atti non costituenti notizia di reato», per un periodo di «oltre due anni», ovvero «tra il 25 settembre 2017 e il 23 novembre 2019», e «senza svolgere indagini».

Nella sentenza di proscioglimento, però, si sarebbe dato atto «dell’unicità dell’episodio, della sussistenza di un consistente carico di lavoro gravante sul magistrato e dell’assenza di conseguenze negative della mancata trasmissione sull’attività della Direzione distrettuale antimafia». Di qui il giudizio positivo della IV commissione che nella bozza di delibera trasmessa al plenum scrive che «tali conclusioni, unitamente al condivisibile giudizio positivo espresso dal dirigente e dal Consiglio giudiziario in relazione a tutti i parametri in valutazione, consentono di superare l’unica e non rilevante criticità registrata nel quadriennio».

LA CORSA PER LA NOMINA A PROCURATORE DI MATERA

L’organo di autogoverno delle toghe dovrebbe pronunciarsi sulla valutazione di professionalità del pm materano il 29 marzo. Manca ancora una data, invece, per il voto sulla nomina del nuovo procuratore capo di Matera, a sei mesi dall’avvenuto il congedo – per raggiunti limiti di età – di Pietro Argentino. Una nomina oltremodo ambita, per cui sarebbero in corsa la stessa Cazzetta, e uno stuolo di magistrati di quasi tutte le regioni del Sud.

La mancata trasmissione di atti alla Direzione distrettuale antimafia di Potenza, nel 2015, era costata non poco all’allora procuratore capo di Matera, Celestina Gravina, che finì al centro di un “processino” della V commissione del Csm, competente sul conferimento degli incarichi direttivi e semidirettivi, dopo il parere negativo del Consiglio giudiziario di Potenza a una sua permanenza del ruolo dopo i primi 4 anni di incarico.

All’epoca, però, erano stati molteplici i procedimenti trattenuti a Matera. Inoltre alla base della loro mancata trasmissione non vi sarebbero state soltanto ragioni legate a un carico eccessivo di lavoro, ma anche una diversità di vedute sul fenomeno degli attentati incendiari messi a segno nel metapontino ai danni di aziende del settore ortofrutticolo.

Per l’allora procuratrice, infatti, si sarebbe trattato di episodi non riconducibili alla criminalità organizzata, mentre per la procura Antimafia avrebbero rappresentato la spia del tentativo di alcuni clan locali di «infiltrarsi in tale settore commerciale per poter acquisire il “monopolio” del servizio di trasporto su gomma dei citati prodotti, di cui l’area metapontina è molto ricca».

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