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MATERA – Niente fuochi sulla Murgia il 2 luglio. L’Ente Parco rispondendo ad una richiesta del dipartimento compatibilità ambientale della Regione Basilicata ha comunicato il suo no alla possibilità che i fuochi possano essere effettuati in una nota sottoscritta dal direttore dell’ente De Capua venerdì scorso.

«In base alla documentazione ed ai pareri già emanati dall’Autorità Ambientale regionale, già a far data dal 2018, appare persino superflua la richiesta di “sentito parere” formulata all’Ente Parco che non può che essere in linea con quanto ampiamente espresso in tal senso dalla Autorità competente che già aveva dichiarato, a seguito di accurate istruttorie, come le attività pirotecniche risultino incompatibili con le esigenze di tutela di un’area protetta». Sono le conclusioni dell’ente Parco che evidentemente bloccano la possibilità di svolgimento dei fuochi pirotecnici che nella migliore delle ipotesi se ci dovessero essere le condizioni dovranno svolgersi in un altro luogo che non potrà però essere nel Parco della Murgia.

Il momento di chiusura della festa è dunque a rischio almeno alla luce della risposta arrivata dal parco della Murgia. Per motivarla si fa riferimento a precedenti pronunciamento della Regione di cui l’ultimo a febbraio 2020. Già in precedenza a partire dal 2018l’autorità ambientale regionale revocava la Vinca sottolineando la necessità di individuare altri siti.

In una successiva istruttoria del 2020 l’Autorità Ambientale valutava «le attività proposte poco conciliabili con le esigenze di tutela della biodiversità richieste dal regime vincolistico gravante sull’area Murgia Timone». La stessa Autorità Ambientale «aveva vincolato, sin dal 2018, l’espressione del Parere favorevole, per lo svolgimento di dette attività, alla ricerca di soluzioni alternative, ad un approfondimento tecnico-scentifico circa gli effetti degli spettacoli pirotecnici tradizionali su fauna e flora del Sito e al rispetto rigoroso delle attività di prevenzione incendi, in considerazione del fatto che le attività pirotecniche erano previste in coincidenza col periodo estivo siccitoso e ventilato, di grave pericolosità per gli incendi».

L’Autorità Ambientale, nello stesso provvedimento evidenzia, inoltre, che «gli incendi verificatisi per due anni (8/07/2018 e 2/07/2019) sostanziano la valutazione della incompatibilità tra fuochi pirotecnici tradizionali e tutela della biodiversità». Esclusa anche la possibilità di individuare all’interno del Parco un’altra area idonea per i fuochi. «In subordine, la proposta formulata dai richiedenti circa la possibilità di effettuare i fuochi in altro sito rispetto alle previsioni del Piano non può trovare accoglimento, oltre che per le fondamentali motivazioni di ordine generale, anche per il fatto che il Piano del Parco con contempla la possibilità di utilizzo di altre aree per tali attività».

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