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L'area dell'ex Barilla in via Cererie a Matera

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MATERA – Un’altra asta per l’aggiudicazione dell’intera area “Barilla”, in via Cererie a Matera, si svolgerà entro la fine dell’anno. La decisione è stata presa il 14 luglio dal giudice presso il tribunale di Matera, che ha confermato nel ruolo di delegato alla vendita Vincenzo Marranzini, ed ha deciso di procedere a un nuovo tentativo di incanto pubblico, per la struttura e sarà il quarto della serie, con un ulteriore riduzione del prezzo di acquisto con base d’asta di 7milioni di euro e offerta minima di 5 milioni 250mila euro.

Nei mesi scorsi, altri tentativi erano andati di fatto deserti, e c’è da considerare che la base d’asta iniziale era di 16 milioni di euro, ed ha subìto evidentemente, come previsto dalla norma, un abbattimento; dunque, considerevole rispetto al costo di partenza.

L’ultima asta svoltasi risale allo scorso mese di febbraio. C’è da aggiungere, che al termine di questa ulteriore procedura, in caso di mancanza di offerte, la parola tornerà nuovamente al tribunale, che dovrà decidere come procedere. L’interesse per l’area Barilla potrebbe esserci, non solo da parte di investitori privati, ma anche da parte pubblica, secondo quanto già fatto in passato con il teatro Duni.

Nei mesi scorsi era stata, ad esempio, la Regione Basilicata ad avanzare l’ipotesi, attraverso il finanziamento della Zes cultura, per quell’area di acquisizione con una previsione iniziale di costo di acquisto, che risultava anche superiore alla somma oggi necessaria, come minima offerta nella prossima asta. Lo stesso Comune di Matera, aveva ventilato in passato l’ipotesi di ricercare le risorse per cercare di procedere in questa direzione. Toccherà, dunque, vedere se queste strade, oltre a quelle eventualmente di carattere privato, che potrebbero aprirsi visto il ribassarsi dei costi, potranno nuovamente tornare valide.

Ad esempio, se ci sono ancora le possibilità di accesso e di finanziamento alla Zes cultura e che fine ha fatto quel percorso che era stato indicato. Va, inoltre, ricordato che l’investimento sull’area Barilla, privato o pubblico che sia, non si limiterebbe solo all’acquisto dell’area, ma poi richiederebbe ulteriori investimenti e interventi sull’area di diversi milioni di euro. Nel caso della Zes cultura, ad esempio, si parlava di possibili ulteriori investimenti per circa 30 milioni, ma evidentemente queste ipotesi dovranno passare dall’idea progettuale e dalla volontà alla pratica dei finanziamenti, delle scelte e degli atti per poter concretamente procedere con eventuali interventi. Da qui alla fine dell’anno sarà tutto più chiaro.

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