X
<
>

Il palazzo della Provincia nel cui piano terra arriverà il Conservatorio

Share
2 minuti per la lettura

Sarà al piano terra della Provincia nell’ingresso di via Duni la nuova sede del Conservatorio Duni che aveva lanciato nei mesi passati l’allarme circa la necessità di avere nuovi spazi proporzionati all’aumento dei docenti ed anche delle classi e delle iscrizioni. Solo 300 le domande di partecipazione ai corsi pervenute per il nuovo anno a dimostrazione della necessità di una nuova soluzione che doveva poi necessariamente essere nell’ambito della zona centrale cioè vicina alle altre sedi attualmente utilizzate.

Da qui la scelta del piano terra della Provincia dove probabilmente verranno sistemate almeno 8-9 classi complessive. La decisione è contenuta all’interno di un decreto del presidente dell’ente di via ridola Piero Marrese.

“Gli spazi al piano terra dello stabile della Provincia lato ingresso via Duni non sono utilizzati a causa della diminuzione del personale” viene ricordato nel decreto.
“Nella struttura organizzativa della Provincia non è previsto l’utilizzo dei locali e questi necessitano di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria a seguito di redazione di apposito progetto di intervento”. Il costo del progetto sembra essere di 150mila euro. Il Conservatorio si incaricherà di effettuare i lavori e poi la Provincia scomputerà la somma dai canoni di locazione che dovranno essere pagati per i 19 anni almeno per i quali sono dati in concessione quei locali. L’obiettivo è di aver completato l’opera e dunque averli disponibili e utilizzabili per l’inizio del nuovo anno a novembre.

La presenza di questa nuova sede permetterà anche di avvicinare ulteriormente le presenze e gli studenti ma anche i docenti al Conservatorio materano, il tutto anche grazie all’istituzione che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni della nuova orchestra di Matera che potrebbe esaltare e mettere in luce le professionalità che si andranno a formare proprio dentro il Conservatorio Duni.

Bisogna aggiungere inoltre che gli ultimi mesi non sono stati semplici per la ricerca di una nuova sede viste le necessità presenti anche sotto il profilo geografico e del tipo di spazi da avere a disposizione e visto anche il fatto che alcune opzioni che pure erano state valutate come ad esempio il rinnovato palazzo Malvezzi da poco inaugurato proprio in piazza Duomo non si sono alla fine rivelate adeguate alle necessità che sono state evidenziate. da parte dello stesso Conservatorio.

La soluzione successiva sulla quale la Provincia con il presidente Marrese e il Conservatorio con il presidente Spada e il direttore Vizziello hanno lavorato ha portato quindi a riutilizzare questi spazi che di fatto risultavano inutilizzati riuscendo quindi a rispondere alle diverse esigenze che erano state sollecitate.

Share
Francesco Ridolfi

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE