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MARCONIA DI PISTICCI – L’ha corteggiata, sedotta e truffata, riuscendo a spillarle oltre 24mila euro, con il più banale ed efficace ricatto sessuale. Gli agenti della Polstato di Matera, hanno arrestato un trentenne nigeriano, domiciliato da tempo a Marconia, accusato di estorsioni continuate e aggravate, tentate e consumate e di diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite (cosiddetto revenge porn), ipotizzati ai danni di una donna residente fuori regione.

I fatti risalgono ai mesi scorsi, quando l’uomo ha individuato la sua preda su Instagram, il popolare social di chat e scambi personali. Lì ha conosciuto la donna, di cui sono state protette le generalità e le origini. In poco tempo, quella che sembrava un’innocua amicizia è diventata un rapporto sentimental-virtuale, sfociato nella denuncia (seppur tardiva) della parte offesa.

La Squadra Mobile e la Sezione della Polizia postale di Matera hanno svolto le indagini, che hanno portato all’individuazione dell’uomo e di soggetti con lui concorrenti nei reati di cui è stato accusato.

La donna era stata contattata sulla piattaforma social da qualcuno che, tramite un falso profilo, era riuscito a carpirne la fiducia e aveva iniziato con lei una relazione, dapprima solo amicale e successivamente più stretta.

La vittima, invaghitasi del sedicente “ingegnere navale statunitense”, era stata indotta a inviargli delle foto, alcune delle quali ritraevano le sue parti intime. Era stata poi indotta dal presunto amico ad effettuare cospicui bonifici in suo favore su alcune carte prepagate.

Quando poi la donna si è rifiutata di versare ulteriori somme, l’uomo ha iniziato a pretenderle con insistenza minacciandola di inviare le sue foto intime ai suoi familiari e amici su Facebook.

La vittima ha, quindi, continuato allora a versare altre somme sulle carte indicate dall’indagato, fino a un’ultima insostenibile cospicua richiesta, dopo la quale ha deciso di presentare denuncia. Visto il rifiuto della donna, l’indagato avrebbe messo in atto le sue minacce, inviando le foto delle sue parti intime a tre suoi amici su Facebook.

In totale, le somme versate ammontano a 24.052 euro. Accertati i gravi indizi di colpevolezza emersi a carico del nigeriano, e vista la sussistenza di un concreto pericolo di fuga, l’autorità giudiziaria ha disposto il provvedimento di fermo a carico dell’uomo che è stato condotto in carcere. Non si sa se le somme truffate, siano interamente o parzialmente disponibili per la restituzione alla vittima.

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