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Massaggi in zone erogene e comportamenti inappropriati nel corso delle sedute di fisioterapia. E’ il motivo per il quale è stato tratto in arresto un uomo di 57 anni di Matera con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una minorenne. La vittima è una ragazza di 14 anni che si è rivolta a telefono azzurro per chiedere aiuto rispetto ad una vicenda che ha iniziato a richiedere le indagini della squadra mobile della Polizia di Matera solo nello scorso mese di gennaio ma che ha portato ieri ad un ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo incensurato. I fatti hanno anche l’aggravante della reiterazione. Le indagini hanno permesso di ricostruire più nel dettaglio quanto è avvenuto e dunque di portare agli arresti in carcere per l’uomo stesso.
Gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito ieri mattina l’ordinanza di misura cautelare in carcere che è stata disposta dal Gip del Tribunale di Matera.
L’uomo di 57 anni è incensurato ma è accusato di aver commesso violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti della 14enne, approfittando delle condizioni della vittima.
L’ordinanza è stata emessa a seguito dell’attività di indagine svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Matera su coordinamento della locale Procura della Repubblica che si sono occupati direttamente del caso dopo la denuncia da parte della giovane vittima.
Le indagini sono infatti scattate dopo che lo scorso mese di gennaio la ragazza ha contattato l’associazione privata “SOS Telefono Azzurro” riferendo che «nel corso di alcune sedute di fisioterapia in una palestra di Matera, alle quali tempo addietro si era sottoposta per motivi di salute, il fisioterapista le aveva praticato dei massaggi in zone erogene, assumendo in diverse occasioni comportamenti non appropriati che nulla avevano a che fare con le necessità di cura».
Dopo gli episodi segnalati, la ragazza aveva iniziato a mostrare «un cambio dell’umore, del comportamento e del rendimento scolastico, ma non aveva confidato ad alcuno quanto accaduto».
«A gennaio, guardando la serie televisiva “Epstein”, e certamente più matura rispetto al momento dei fatti, ha compreso il disvalore di quanto commesso dal fisioterapista.
Dopo un pianto liberatorio, ha deciso di chiamare Telefono Azzurro e poi di confidarsi con una psicologa amica di famiglia.
Al termine delle indagini svolte dagli investigatori della Squadra Mobile, sono stati raccolti elementi di riscontro fino a comporre un quadro accusatorio che ha indotto il Gip ad adottare il provvedimento della misura cautelare a carico dell’uomo».
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