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La donna strattonata durante il pestaggio per strada a Matera (frame del video ripreso da una finestra)

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MATERA – Picchiata selvaggiamente per strada, mentre cerca con tutte le sue forze di divincolarsi e difendersi. È accaduto nei giorni scorsi di sera in via Casalnuovo, rione storico di Matera, e tutta la scena è stata ripresa dal cellulare di una testimone, che ha notato la barbara aggressione dalla finestra di casa. La povera donna, che sembra essere giovane ed avvenente, subisce prima uno spintone che la costringe a cadere in ginocchio, poi un violentissimo schiaffo mentre già è a terra. Non contento, l’uomo la afferra per i capelli sbattendola nuovamente a terra, da dove la donna cerca di rialzarsi, ma lui la ferma prendendola per la maglietta nera che indossa e tirandola di nuovo a terra.

Quindi, si sente la donna che sta girando il video dire a un uomo: “Chiama la polizia, chiama la polizia”, mentre in strada l’aggressore esce di scena spingendo la donna oltre un muro dal quale non potrà più essere ripreso. Nel frattempo la donna che registra e in un sussulto di rabbia, grida all’aggressore: “Scusa! Puoi stare fermo! Lasciala!”. Non si sa cosa sia successo dopo, perchè il video di pochi secondi si interrompe, ma è certo che i due sono usciti dal campo visivo del cellulare, forse proprio perché l’aggressore ha percepito di essere stato visto, seppure probabilmente non riconosciuto perché vestito di nero e con un cappello abbastanza coprente. La sua vittima, forse la fidanzata o la moglie, non chiede aiuto, ma si limita ad urlare per il dolore dello schiaffo e la paura del maltrattamento in corso. Il video, che non rende riconoscibili i protagonisti dell’episodio, ha fatto prima il giro dei social (Facebook e Whatsapp), finendo poi con una segnalazione alla questura, che sta indagando sui fatti.

Al momento non è stata presentata alcuna denuncia agli uffici preposti da parte della vittima, ma gli agenti della Squadra Mobile, agli ordini del nuovo dirigente Luigi Vessio, stanno conducendo indagini serrate sulla vita dei due, che sono stati comunque interrogati sull’accaduto. Si vuole capire, innanzitutto, se questo episodio abbia precedenti prima di valutare l’incriminazione dell’uomo per atti persecutori o maltrattamenti in famiglia. Un procedimento che, visto il grande clamore mediatico dato dal video di cui è venuto in possesso anche il Quotidiano, potrebbe partire d’ufficio, anche in assenza di denuncia di parte, con una segnalazione della polizia alla Procura come notizia di reato. Non è mai consigliabile, infatti, sottovalutare o sorvolare su episodi così gravi, perché chi li commette potrebbe anche sentirsi legittimato a reiterarli magari con una maggiore violenza e conseguenze peggiori per la vittima, in un Paese come l’Italia dove i femminicidi sono un’autentica piaga sociale. Anche Matera, nel suo piccolo, è balzata agli onori della cronaca nazionale per l’omicidio di Anna Rosa Fontana, scaturito da una serie di atti persecutori del suo compagno, che secondo la difesa della famiglia della vittima sarebbero stati addirittura sottovalutati, prendendo un po’ alla leggera le ripetute segnalazioni della donna.

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Eugenio Furia

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