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L’ispettorato del lavoro denuncia «gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza», scatta il sequestro preventivo
MATERA – Particolarmente significativa l’azione messa in atto lo scorso 11 maggio dall’Ispettorato territoriale del lavoro di Potenza e Matera nei confronti di una ditta/opificio cinese esercente “fabbricazione di poltrone/divani” ubicata nella zona industriale Paip, della città di Matera. Gli ispettori tecnici coadiuvati dagli ispettori dell’Arma dei Carabinieri dei due reparti Nil dell’Itl di Potenza e Matera, hanno effettuato un accesso ispettivo al fine di verificare la regolarità dei rapporti di lavoro e le condizioni di igiene e sicurezza. All’interno dei locali venivano trovate maestranze in piena attività consistente nella realizzazione di poltrone. Al riguardo si è proceduto quindi ad identificare complessivamente 12 lavoratori riconducibili a due ditte distinte, 11 dipendenti della soc. D.srl 1 dei quali di nazionalità italiana e 10 di nazionalità cinese. La seconda ditta rinvenuta, la soc. S.R. spa alle quali dipendenze è risultato essere 1 solo lavoratore italiano, addetto a controllo qualità. Complessivamente sono risultati regolarmente assunti 10 di essi ma altre 2 unità in nero.
L’opificio ispezionato, dove si svolgevano le lavorazioni, è risultato essere ubicato nel “piano interrato” di un fabbricato in cui, nei piani superiori, veniva svolta tutt’altra attività, in particolare vendita di prodotti surgelati, la cui società proprietaria è risultata essere al contempo, dopo approfondimenti documentali svolti, locatrice dei medesimi locali interrati in uso alla società cinese, fabbricante mobili imbottiti. Dalle ulteriori verifiche documentali non è stata rinvenuta l’autorizzazione all’uso dei locali, dalla ditta cinese, come luogo di lavoro, rilasciata da Azienda sanitaria locale.
L’accesso in detti locali interrati, e raggiungibili da rampe carrabili, avveniva per mezzo di due ingressi contrapposti, parzialmente ostruiti, in modo da non permettere la completa apertura degli stessi. Buona parte di questi locali in passato erano adibiti a “celle frigorifere” e quindi privi di areazione e illuminazione diretta naturale con finestre o similari, si è potuto inoltre riscontrare la presenza di un solo servizio igienico ad uso promiscuo di lavoratori e lavoratrici. Nessun tipo di documentazione attestante l’avvenuta valutazione rischi è stata reperita, il tutto con evidente riscontro di ulteriori gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza.
L’Ispettorato del lavoro ha proceduto quindi alla verbalizzazione ed effettuazione del “sequestro preventivo” ai sensi dell’articolo 321 c.p.p. a carico del datore di lavoro H.W. cittadino della Repubblica Popolare Cinese, nella sua qualità di amministratore unico della società rinvenuta la D. srl, per gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del decreto legislativo 81/2008.
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