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MATERA – Continua l’emergenza impianti sportivi nella città di Matera. Da un lato le società di calcio costrette a utilizzare tutte e solo il XXI Settembre con ovvie conseguenze sulla struttura anche in considerazione dell’imminente arrivo della stagione invernale e dall’altra i lavori alla tensostruttura non avviati che costringeranno il Cmb ad emigrare a Policoro perdendo di fatto una delle poche realtà nazionali di sport di squadra rimaste nella città dei Sassi.
Ma andiamo con ordine.
L’impianto del Paip non è ancora utilizzabile. Manca un collaudo, servono piccoli interventi e risorse minime ma al momento le procedure non sono ancora complete e la struttura non è funzionante malgrado i lavori siano stati da tempo completati.
Ancora in corso i lavori al campo di La Martella. L’ipotesi ottimistica porta ad una conclusione dei lavori a gennaio prossimo, la razionalità dei tempi indica la prossima stagione sportiva come quella in cui la struttura sarà pienamente sfruttabile. Ed allora ad oggi sono otto le società sportive che chiedono di utilizzare il campo del XXI Settembre con calendari che si incrociano e un manto erboso che ancora adesso può riuscire in parte a sostenere questo super utilizzo ma con le prime piogge la situazione diventerà molto più complicata.
Quasi ingestibile. Insomma un imbuto vero e proprio con una struttura e tante società che chiedono di giocare. In più bisogna anche considerare i problemi di illuminazione attuale della struttura materana per cui anche gli orari di utilizzo appaiono ridotti con la fine della stagione estiva.
Ma il caso più clamoroso è certamente quello del Cmb. Un lavoro di riqualificazione di una struttura che non c’è stato e che rischia di far perdere alla città di Matera un patrimonio sportivo.
Vane le rassicurazioni della politica, con la società costretta ad emigrare al momento solo per le gare ufficiali ma non è detto che la necessità non si estenda. Ma soprattutto i lavori da fare al nuovo pallone per garantire l’agibilità rinviati probabilmente alla fine del campionato, sempre che si sia in grado e si vogliano davvero fare. Con un campionato riaperto al pubblico anche parzialmente che gli sportivi materani non potranno vedere per problemi che probabilmente si poteva risolvere prima.
Il tutto ovviamente in un contesto in cui continuano ad esempio ad arrivare preoccupazioni sullo stato di altre strutture dai campetti di quartiere fino al campo scuola che rimangono chiusi o con la necessità di nuovi e costosi interventi. Intanto si aspetta ancora la pubblicazione dei bandi per la gestione con un cane che continua a mordersi la coda dei disservizi che ci sono per le strutture materane. L’impasse è totale.
La preoccupazione anche. Le società rimangono in attesa di soluzioni che ad oggi non ci sono. La perdita, sportiva, del Cmb è una sconfitta comune di cui però qualcuno dovrà assumersi la responsabilità.
Visto che la necessità di quegli interventi era ben conosciuta.
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