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A DUE anni dalla fine dell’anno da Capitale europea, Casino Padula, l’immobile di Agna Le Piane destinato a Centro di quartiere, ma concesso temporaneamente alla Fondazione Matera Basilicata 2019, rimasta orfana di una sede operativa, giace ancora nel più totale abbandono.

Pensare che l’attuale presidente del consiglio comunale, Antonio Materdomini, prima di essere rieletto, dall’opposizione fece un reportage video molto critico sul degrado della struttura, che l’attuale sindaco, Domenico Bennardi, poi elesse come luogo simbolo per una delle sue conferenze stampa di presentazione. Insomma, si sarebbe dovuti partire da Casino Padula, per lanciare l’opera di riqualificazione di tanti luoghi simbolo nei rioni storici della città.

Agna, poi, avrebbe un vitale bisogno del suo Centro di quartiere, e Casino Padula risponde benissimo a questa esigenza. Peccato che, ad oggi, non viene gestito né dalla Fondazione, né tantomeno dal Comune. L’odissea di questo immobile, quasi del tutto riqualificato e particolarmente bello e suggestivo, è iniziata il 25 ottobre 2017, quando con apposito verbale è stato consegnato all’Amministrazione comunale, per essere adibito a Centro polifunzionale di quartiere del rione Agna.

Nacque in quel periodo, l’urgenza di permettere la continuazione delle attività della Fondazione e con verbale del 30 novembre 2017 si è provveduto a consegnare l’immobile a persona delegata dall’allora direttore della Fondazione Paolo Verri. Il Comune assegnò in comodato d’uso gratuito, i locali del complesso per 6 mesi, a decorrere dall’1 dicembre 2017 al 1 luglio 2018, alla Fondazione, perchè vi era una particolare ed oggettiva rilevanza pubblica.

La presidenza della Fondazione Matera Basilicata 2019, infatti, nelle more dei ritardi della consegna dei locali del “Casale”, zona Sassi, da adibirsi a sede dei suoi uffici e dell’Open Design School, chiese l’utilizzo temporaneo di Casino Padula. Utilizzo temporaneo concesso, i sei mesi sono passati abbondantemente ed anche l’anno di Matera Capitale della cultura, ma la situazione è congelata. Oggi il complesso giace abbandonato, con nel cortile ancora materiale accatastato dall’Ods e si teme venga vandalizzato, o ancora peggio devastato. L’investimento per la riqualificazione del Casino, è della Regione Basilicata (delibera di consiglio regionale del 21 dicembre 1999), che approvò il Piano socio-assistenziale (Psa) per il triennio 2000/2002, all’interno di una prospettiva di sviluppo del territorio, configurandovi un progetto di politiche sociali attive.


I Comuni della Basilicata strutturati in ambiti di zona elaborarono il proprio Piano Sociale di Zona (Psz), quale strumento di attuazione di ordinamento dei servizi e degli interventi socio-assistenziali regionali. In tale prospettiva i “Servizi alla persona e alla comunità” furono inquadrati nel Programma Operativo Regionale (Por) Basilicata 2000-2006 che il governo italiano aveva presentato alla Commissione europea , in data 5 ottobre 1999.


La Regione era in Obiettivo Uno, oggi denominata in politica di coesione, e nel Por vi erano i Fondi Pisu (Piani Integrati di Sviluppo Urbano), destinati alle città più importanti del Mezzogiorno. A Matera arrivarono 1,7 milioni per il “Centro polifunzionale del quartiere rione Agna”, investiti nella riqualificazione. Oggi avrebbe bisogno di un bando di gestione, e cominciare ad essere utilizzato per il suo scopo originario, ma di fatto è terra di nessuno.

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