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La fruibilità degli impianti sportivi della città di Matera è un problema di non poco conto. Strutture riqualificate e ancora chiuse, campi di quartiere senza custodia che rimangono inutilizzabili o strutture riqualificate e poi abbandonate tanto da rimanere nel più totale e completo degrado. Due i risultati che si ottengono, un aggravio di spese per l’Amministrazione e dunque per tutti i cittadini e una minore possibilità di fruizione delle strutture per le società e gli utenti in un contesto che già non è particolarmente ampio.
Ma proviamo ad andare con ordine facendo alcuni esempi.
Il primo è certamente quello del campo Paip, rimesso a nuovo con tanto di erba sintetica e pronto pare da almeno tre-quattro mesi. Mai però utilizzato. Il motivo non è chiaro. Forse un problema di custodia o forse semplicemente di compiti da dividere tra il custode e il Comune o forse ancora qualcos’altro. Di certo però le società sportive, soprattutto le scuole calcio che vogliono utilizzarlo non possono farlo e ci sarebbero anche le società di calcio che militano nei campionati regionali che avrebbero necessità di utilizzarlo: prima categoria ma forse anche Eccellenza e Promozione.
Di certo con i lavori ancora in corso, dopo un periodo molto lungo a La Martella e con lo stadio che di fronte ad un sovra utilizzo potrebbe vedere compromesso il proprio manto erboso, quella struttura diventa fondamentale. Ma ad oggi è chiusa e senza un chiaro perchè. Ma chiusa.
C’è poi il campetto di Spine Bianche, intitolato a Franco Mancini, il portiere prematuramente scomparso che proprio in quel quartiere aveva mosso i primi passi calcistici.
Ma anche in questo caso un lucchetto lo tiene chiuso da tempo con i ragazzi costretti a trovare altre soluzioni. Nient’affatto migliori.
Perchè? Anche questo rimane un interrogativo in cerca di risposte che probabilmente qualcuno al Comune conosce.
Infine c’è la situazione del Campo Scuola, i lavori di riqualificazione sono terminati poco più di due anni fa eppure la struttura appare quasi fatiscente.
L’erba è ingiallita, alcuni alberi pericolanti, in qualche caso addirittura caduti ad inizio luglio rendono anche la tribuna un punto interrogativo sull’utilizzo.
Le torri con le luci non funzionano. Ce ne sono quattro ma una sola è accesa, le altre no. Per non parlare del degrado della pista e dell’intera area verde circostante. Qualche giorno fa sono state segnalate anche bottiglie di birra in prossimità della pista, segno che si può entrare ed uscire liberamente e senza colpo ferire. Gli spogliatoi poi sono un punto interrogativo, ad oggi inutilizzabili per motivi di Covid ma in che condizioni? L’acqua calda funziona? Siamo sicuri? E siamo a Matera che per anni ha vissuto di sport, tra calcio, basket, pallavolo e hockey e che oggi invece ha problemi anche per far giocare i bambini di una scuola calcio in un campetto riqualificato.
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