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Le sirene del Levante tornano a cantare forte per il direttore generale di Matera 2019, Paolo Verri. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, vorrebbe creare un’unica agenzia di promozione turistica che accorpi in sé le funzioni di pugliapromozione, della Apulia film commission e del Teatro pubblico di Bari e ha pensato di affidare questo progetto proprio a Verri.
Questa volta sembrerebbe che l’idea sia stata oggetto di confronto con il Governatore lucano, Marcello Pittella, che non ha quindi chiuso la porta ad eventuali forme di collaborazione tra i due territori con la figura di Verri a fare da trait d’union. La nomina a Commissario di pugliapromozione è arrivata nella serata di ieri e le parti sono convinte che questo impegno non pregiudicherà quello per Matera 2019 che resterà prioritario. Appare però complicato immaginare che si possa svolgere un ruolo come quello che è stato affidato a Verri nei ritagli di tempo. Si vedrà nelle prossime settimane, quando si capirà anche che ruolo avrà la Regione Puglia nel progetto Matera-Basilicata 2019.
E’ chiaro che se si devono mettere in comune uomini e strategie sarebbe forse giusto che si mettessero sul tavolo anche le risorse, finanziarie e culturali, necessarie per fare le cose in sinergia. In caso contrario riesce difficile capire cos’abbiano da guadagnarci la Basilicata e Matera da questa collaborazione se non rassegnarsi allo spostamento dell’asse turistico-culturale verso l’Adriatico a intero beneficio delle comunità pugliesi. Marketing e mercato in altre parole spingono Matera e tutta l’area bradanico-murgiana verso il mare di Bari a meno che non spuntino idee di coinvolgimento del territorio interno lucano che al momento non si riescono ad immaginare. Intanto la Puglia si muove sul versante dell’integrazione turistica di territori limitrofi mentre la Basilicata dà la sensazione di subire il protagonismo politico di Emiliano.
E mentre Paolo Verri è pronto a clonarsi, a Matera tornano forti le voci di un tentativo di coinvolgimento di Antonio Calbi nelle politiche culturali della città. Ipotesi suggestiva, se non fosse che Calbi, proprio ieri, è stato nominato direttore generale del complesso museale di Santa Maria della Scala a Siena dopo aver vinto una selezione pubblica indetta dal Comune a cui avevano preso parte 66 manager culturali.
Anche in questo caso si tratta di un incarico di grande impegno dal momento che Calbi avrà il compito d’impostare la programmazione culturale anche del Museo Civico e del Museo dell’Acqua. La nomina arriva al termine della felice esperienza alla guida del Teatro di Roma che nell’ultima stagione ha registrato un incremento del 240% delle attività, del 155% del numero di presenze e del raddoppio degli incassi al botteghino. Niente male per uno che
in molti nel Comitato 2019 e nella stessa Amministrazione comunale consideravano non adatto alla sfida culturale di Matera. Negli ultimi giorni, si è parlato del probabile inserimento di Calbi anche nel comitato scientifico del Musma, il museo di scultura, insieme ad un altro nome prestigiosissimo dell’arte contemporanea, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, promotrice dell’omonima fondazione torinese che si occupa della promozione dell’arte contemporanea ed in particolare della produzione dei giovani artisti. C’è chi ha voluto vedere in questa nomina una tappa di riavvicinamento di Calbi a Matera 2019 anche se, ad essere realisti, non si può che parlare a questo punto di pura fantasia.
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