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di MARIANGELA LISANTI
«LA SERENITA’ dà risposta a tutto nella vita e io mi sento sereno». Con queste parole l’arcivescovo di Matera-Irsina, monsignor Salvatore Ligorio, si congeda dalla città dei Sassi, per raggiungere Potenza, dove prenderà il posto di monsignor Agostino Superbo che ha raggiunto i limiti d’età. Lo ha annunciato lo stesso Ligorio ai giornalisti e ai presbiteri, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri mattina nella Sala degli Stemmi di palazzo arcivescovile. «Quando sono arrivato a Matera – ha detto il vescovo – non sapevo come sarebbe stato il mio inserimento, ma poi sono stato accolto bene dalla comunità e dai presbiteri, con i quali ho fatto un bel percorso spirituale. Questo è l’anno della misericordia voluto da Papa Francesco, che invita alla riconciliazione; infatti, se sapremo creare relazioni, saremo capaci di accogliere e di conseguenza la comunità lieviterà». Dopo oltre undici anni alla guida dell’arcidiocesi di Matera-Irsina, monsignor Ligorio è stato nominato arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, metropolita di Basilicata; l’arcidiocesi di Matera-Irsina sarà temporaneamente guidata dal vicario, monsignor don Pierdomenico Di Candia.
«Mi avete donato tanto – ha proseguito l’arcivescovo, visibilmente commosso – come uomo, come vescovo e come sacerdote; ho ricevuto tanto dai presbiteri ammalati e questo non lo dimenticherò. Ringrazio, voi, giovani sacerdoti, per il vostro entusiasmo e per come vi siete aperti ai giovani; questa è una Chiesa che prega ed è una bella testimonianza di fede. Le vocazioni sono il segno che in questa Chiesa si prega; ho riscontrato anche una bella testimonianza di presbiterio e di una Chiesa incarnata sul territorio, sensibile in ogni campo e settore». Ligorio resterà Amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Matera-Irsina fino alla data di ingresso alla nuova diocesi che sarà stabilità dei due presuli. «Sono fiero – ha concluso l’arcivescovo – di poter chiudere la mia esperienza in una città come Matera, designata capitale europea della cultura per il 2019, una città che ha l’espressione più alta di Civitas Mariae. Non sappiamo se questo è un momento in cui possiamo festeggiare o meditare, ma sono felice anche perché a breve questa città potrà usufruire nuovamente della Cattedrale, non solo come struttura ma soprattutto come Chiesa Madre di tutta la comunità e di tutta la diocesi di Matera-Irsina». I presbiteri diocesani, nell’augurare a monsignor Ligorio ogni bene nel servizio al quale è stato chiamato nella nuova sede episcopale, lo hanno ringraziato per il dialogo che ha saputo stabilire con tutti, l’amore che ha saputo donare e la dedizione assoluta con cui ha guidato la Chiesa di Matera-Irsina. Un grande apprezzamento da parte dell’arcivescovo anche ai rappresentanti della stampa, che hanno espresso ammirazione per il suo operato, evidenziando la sua capacità di dialogare con la gente e le istituzioni dell’intero territorio diocesano. E rivolgendosi ai sacerdoti, ai religiosi, alle religiose e ai fedeli laici dell’arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, Ligorio ha sottolineato la volontà di Papa Francesco nel chiamarlo a guidare una nuova comunità, nell’esaltante prospettiva di costruire insieme la Chiesa del Signore. «Un fraterno saluto – ha detto monsignor Ligorio – va a monsignor Agostino Superbo che mi ha preceduto alla guida di questa arcidiocesi; saluto tutte le istituzioni civili e militari, con le quali certamente avremo occasioni di collaborare, nella distinzione dei rispettivi ruoli, nella realizzazione del bene comune. Nell’attesa di incontrare ognuno, saluto i giovani, le famiglie, con le loro gioie e le loro fatiche, e gli anziani ai quali assicuro la mia preghiera ed una benedizione particolare; esprimo vicinanza paterna ai fratelli carcerati nei quali il Signore ci invita a scoprire la sua presenza. Il mio ministero tra voi inizierà con i primi giorni dell’Anno Santo della Misericordia, un anno nel quale, secondo le parole del Santo Padre, la Chiesa deve ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere segno e strumento della misericordia del Padre. E’ questo l’entusiasmante programma pastorale che attende anche la nostra Chiesa di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo Nuovo, consapevoli che questo non è il tempo per la distrazione, ma al contrario per rimanere vigili e risvegliare in noi la capacità di guardare all’essenziale».

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