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POTENZA – Come preannunciato l’altro ieri dal presidente della Regione, Vito Bardi, la Giunta regionale ha approvato oggi la delibera che stanzia 2,5 milioni di euro destinati ad attivare, mediante il “Fondo social card Covid-19”, una misura urgente di sostegno alle famiglie e persone in difficoltà economica seguite dai servizi sociali comunali.
Il provvedimento, in particolare, istituisce un fondo “finalizzato a sopperire alle cause di disagio economico e sociale, aggravate dall’emergenza Covid 19, alle famiglie e persone in notevole difficoltà economica, che soprattutto in questo periodo di crisi emergenziale, non sono nemmeno in grado di provvedere all’acquisto di beni di prima necessità e tantomeno possono essere aiutati dalle proprie famiglie anche a causa delle restrizioni imposte dagli spostamenti”.
La dotazione del Fondo Social Card Covid 19, inoltre, potrà essere incrementata con donazioni di soggetti privati previa apertura di un apposito conto corrente dedicato.
Il Governo regionale stabilisce, nel deliberato, che il Fondo Social Card sarà messo a disposizione dei Comuni della Basilicata per le predette azioni di sostegno. Le linee di indirizzo stabiliscono, tra le altre cose, come di seguito riportato, i soggetti beneficiari, i requisiti per l’accesso, le modalità di calcolo del contributo.
I SOGGETTI BENEFICIARI Sono beneficiari del Fondo le persone e i nuclei familiari residenti nei territori Comunali della Basilicata, che si trovino in uno stato di disagio socio-economico già in carico ai servizi sociali, che a causa dell’eccezionalità dell’emergenza Covid 19 si trovano temporaneamente impossibilitati a soddisfare le primarie esigenze di vita, anche a seguito delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in corso.
I REQUISITI PER L’ACCESSO I requisiti di accesso ai benefici del Fondo sono i seguenti: a) residenza nel Comune in cui viene fatta la richiesta; b) per i cittadini stranieri non appartenenti all’Unione Europea, il possesso di un titolo di soggiorno in corso di validità; c) valutazione di uno stato di bisogno accertato dai servizi sociali comunali; d) non aver alcuna forma di reddito almeno dal 1° primo gennaio 2020 e fino alla data di richiesta di accesso al fondo; e) non essere beneficiari di altre forme di sostegno al reddito e alla povertà erogati da Enti pubblici; f) solo in casi eccezionali (a titolo esemplificativo e non esaustivo: problemi di salute certificati di almeno un componente del nucleo familiare richiedente, presenza di almeno un minore fino a 12 anni) può essere richiesto il contributo una tantum anche dai beneficiari di altre forme di sostegno al reddito e alla povertà previa certificazione dei servizi dei sociali comunali.
MODALITÀ DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO Il contributo una tantum sarà calcolato per nucleo familiare secondo queste indicazioni: fino a 200,00 euro per un nucleo composto da una sola persona (minori compresi); fino a 400,00 euro per un nucleo composto da due persone; fino a 600,00 euro per un nucleo composto da tre persone; fino a 700,00 euro per un nucleo composto da quattro persone; fino a 800,00 euro per un nucleo composto da cinque o più persone.
L’EROGAZIONE Il contributo potrà essere erogato dalle amministrazioni comunali tramite emissioni di buoni acquisto di beni specifici, o per il pagamento di bollette di utenze domestiche, o, ancora, tramite l’acquisto diretto da parte dei comuni di beni primari da distribuire ai soggetti beneficiari richiedenti.
Il contributo una tantum potrà, eventualmente, essere riproposto in rapporto al protrarsi o meno dell’emergenza Covid 19 e delle disponibilità economiche residue del fondo.
RIPARTIZIONE E DOTAZIONE DEL FONDO TRA COMUNI Il Fondo sarà ripartito tra i comuni della Basilicata, per una quota pari al 50% proporzionalmente al numero di abitanti residenti al 31/12/219 (dati Istat 2019) come da tabella riportata in calce alla presente scheda e per la restante quota in funzione del fabbisogno finanziario segnalato da ogni singolo comune, a seguito di dati ricognitivi certi forniti dai servizi sociali dell’Ambito Sociale di Zona, che certificherà anche il possesso dei requisiti per l’accesso al fondo dei soggetti individuati.
MODALITÀ DI ACCESSO AL FONDO Le richieste di accesso al fondo dovranno essere presentate all’ufficio Servizi Sociali del Comune di riferimento, utilizzando apposita modulistica che sarà messa a disposizione dell’amministrazione comunale, o attraverso altre modalità che l’Ente locale dovesse individuare.
La Giunta regionale ha stabilito di rinviare a successivo provvedimento la ripartizione della dotazione del Fondo previa acquisizione, a stretto giro, da parte delle amministrazioni comunali, del fabbisogno finanziario presunto a seguito dei dati ricognitivi forniti e certificati dai servizi sociali comunali.
Degli atti relativi al Fondo Social Card Covid 19 si occuperà l’Ufficio Politiche di Sviluppo del Dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca: ufficio che invita i cittadini a non recarsi di persona presso gli Uffici dei Comuni a causa, in primo luogo, delle restrizioni di spostamento nei centri abitati previste dai decreti della Presidenza del Consiglio e delle ordinanze emanate dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ma anche perché l’istruttoria relativa al provvedimento sarà effettuata direttamente dai Comuni interessati.
E LA CAMPANIA PENSA ALLA STESSA MISURA «Occorre subito una proposta della Regione Campania per la sopravvivenza di tantissime famiglie in difficoltà. Una iniziativa per le fasce più deboli da estendere in maniera graduale». Così Carmine Mocerino, presidente della Commissione regionale Anticamorra e Beni Confiscati della Campania. “Ogni giorno – sottolinea – ricevo telefonate e messaggi di persone che vivono difficoltà vere. In Basilicata hanno appena approvato una social-card per consentire a tutti l’acquisto di beni di primissima necessità. Mi sembra un’ottima idea. Ho sentito lo staff del Presidente Bardi, è strada percorribile anche in Campania».
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