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Nel generalizzato dato di crescita della spesa registrato dall’Osservatorio sull’economia spicca l’acquisto di automobili. Export-turismo si conferma un binomio in crescita esponenziale
MATERA – La Basilicata ha fatto registrare nel 2015 un aumento dello 0,2 per cento del Prodotto interno lordo, in continuità con il +0,3 per cento del 2014, con i segnali positivi nel settore dell’export caratterizzato dall’automotive della FCA di Melfi e dai crescenti dati sul turismo a Matera, capitale europea della cultura 2019. E’ quanto emerge dall’Osservatorio sull’economia della Basilicata 2016, presentato oggi a Matera nel corso di una conferenza stampa in occasione della 14^ Giornata dell’Economia. Rispetto al contesto nazionale l’economia regionale nel 2015 ha rallentato, a causa della debole ripresa della domanda interna. I consumi delle famiglie, in particolare, hanno fatto registrare un dato positivo, con un +0,4 per cento, dopo 4 anni di flessioni consecutive. Stessa tendenza per gli investimenti (+0,3%, a fronte del +0,8% in Italia). Va segnalata la ripresa dei consumi, concentrata prevalentemente nel comparto dei beni durevoli. Secondo i dati dell’Osservatorio Findomestic, la Basilicata – con un aumento del 12,6 per cento nel 2015-è stata la prima regione italiana in termini di crescita della spesa per beni durevoli, tra i quali spicca l’acquisto di auto. Un riscontro ulteriore viene dall’aumento dai prestiti alle famiglie consumatrici , con un incremento di oltre il 60% sul territorio regionale; il doppio della media nazionale. Quanto ai macrosettori, escludendo l’agricoltura il cui contributo alla formazione del prodotto interno lordo non raggiunge il 5 per cento), solamente l’industria ha chiuso il 2015 con una variazione positiva, ancorché modesta, del valore aggiunto (+0,3 per cento , rispetto al +1,3 percento della media nazionale). Quanto al bilancio sui dati relativi alla natalità e mortalità delle imprese il 2015 si è chiuso con un saldo negativo di 103 aziende, risultato di 3.016 nuove iscrizioni e 3.119 cancellazioni. Il tasso annuo di crescita imprenditoriale, misurato dal rapporto tra il saldo di nati-mortalità e lo stock di imprese registrate, è tornato quindi negativo, attestandosi a -0,17 per cento, mentre a livello nazionale ha sensibilmente accelerato, raggiungendo il livello più elevato dal 2007 (+0,75 per cento).
Lo scorso anno sono migliorate le condizioni generale del lavoro con una marcata ripresa dell’occupazione (+6,4 per cento , per circa 3500 occupati in più) e una riduzione della disoccupazione con un -4,9 per cento. E questo in un contesto che ha visto peraltro aumentare il numero di coloro che si offrono sul mercato e restringersi l’area della inattività. Quali i fattori che hanno favorito questi dati? La ripresa dell’occupazione è in gran parte da attri¬buire alle significative novità introdotte con la riforma del mercato del lavoro (Jobs Act) e, in misura maggiore, alla contem-poranea adozione, nell’ambito della Legge di stabilità 2014, delle agevolazioni fiscali a favore delle imprese che assumono con contratti a tempo indeterminato (quasi il 69% dei nuovi rapporti di lavoro attivati nel 2015 hanno beneficiato delle decontribuzioni. “ Pur confermando le criticità oggettive dell’economia lucana –ha detto il presidente dell’Unione delle Camere di commercio di Basilicata, Angelo Tortorelli- la Basilicata ha le potenzialità per migliorare i dati sulla crescita. La programmazione di opere pubbliche legate al Patto per il Sud, per Matera capitale europea della cultura 2019 e altre opportunità con i fondi dell’Unione europea dovrebbero contribuire a migliorare le posizioni e a investire nel futuro della nostra regione,che sono i giovani Il sistema camerale farà la propria parte. Attendiamo che altri, per le problematiche segnalate e contenute nell’Osservatorio, si sforzino di affrontarle e risolverle.
Quanto all’immediato futuro per l’anno in corso, le ultime previsioni ipotizzano una crescita dello 0,4 per cento per l’economia lucana, in linea con la media meridionale, ma ancora al di sotto di quella nazionale che sarà del + 1,0 per cento. Consumi delle famiglie e investimenti dovrebbero mostrare una accelerazione, a patto che non venga modificato il quadro di alcune condizioni di contesto favorevoli che, anche a livello nazionale, stanno sostenendo la domanda interna. Mi riferisco alla bassa inflazione,alla politica monetaria espansiva e di bilancio accomodante; mentre dovrebbe stabilizzarsi il contributo positivo alla crescita offerto dall’export. Dal punto di vista settoriale, si attende una ripresa delle costruzioni +1,1 per cento , la conferma del trend positivo dell’industria con un +0,7 per cento e la ripresa dei servizi per un +0,3 per cento. Si tratta di segnali positivi che dovranno essere aiutati nel loro consolidamento.
Il report dell’Osservatorio 2015 può essere scaricato dal sito di Unioncamere Basilicata wwww.bas.camcom.it.
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