Angelo Lovallo (Fnaarc-Confcommercio Potenza)
2 minuti per la letturaLA Federazione nazionale degli agenti di commercio aderente a Confcommercio (Fnaarc) non è soddisfatta del Decreto Sostegni. Lo comunica in una nota in cui spiega che il provvedimento, così a lungo atteso, interviene infatti con uno stanziamento complessivo di circa 32 miliardi di euro, ma per imprese e operatori economici le risorse disponibili sono del tutto insufficienti per compensare le perdite subite e far ripartire il sistema.
Gli Agenti di Commercio sono stati infatti a lungo impediti nello svolgimento della loro attività lavorativa a causa del blocco forzato nel periodo del lockdown, ma hanno dovuto subire anche le conseguenze della contrazione dei consumi e la crescente tendenza verso il commercio elettronico. A ciò si aggiunge l’impossibilità che molti, nel 2020, hanno riscontrato nell’accedere ai ristori a causa della loro impostazione.
«Comprendo la complessità del periodo in cui si trova il nostro Paese – spiega Alberto Petranzan, presidente di Fnaarc – con la speranza che anche il Governo comprenda meglio le difficoltà dei titolari di partita Iva. Noi non siamo soddisfatti, ci aspettavamo di più. Invece l’effettivo ristoro a cui si potrà accedere sarà misero. La categoria degli Agenti e Rappresentanti di commercio è stata fortemente penalizzata dalle restrizioni e dai precedenti ristori, e continua a esserlo con questo nuovo provvedimento. Il Governo deve supportare maggiormente tutti i professionisti che hanno subito perdite».
Nel ricordare che sono circa 1500 gli agenti e rappresentanti di commercio che operano in Basilicata Angelo Lovallo, presidente Fnaarc Confcommercio Potenza sottolinea che «sono uno dei motori principali della piccola e media impresa e rappresentano uno stimolo efficace e concreto alla ripresa degli acquisti». I dati in Basilicata: 5mila contatti l’anno con negozianti, clienti, aziende, società ed enti in Basilicata per un fatturato tra i 120 e i 150 milioni sempre in regione.
I vertici dell’Associazione rilevano come qualche spunto di miglioramento sia da rilevare: il superamento dei codici Ateco e l’estensione del periodo di riferimento per il calcolo delle perdite. Continua Lovallo: «Si tratta di provvedimenti che costituiscono certo un passo in avanti verso le nostre richieste, ma non sono sufficienti e adeguati a rispondere alle reali difficoltà della nostra categoria. Occorre rafforzare le risorse e, quindi, offrire maggiori prospettive future».
Ragion per cui Fnaarc, in rappresentanza dei propri associati e di tutta la Categoria, chiede al Governo di riprendere quanto prima il tavolo di lavoro che era stato avviato con il precedente esecutivo. Ciò al fine di meglio conoscere istanze, peculiarità e problematiche vissute da una forza lavoro che rappresenta uno dei motori principali della piccola e media impresa italiana e che con la loro attività possono aiutare in maniera concreta la ripresa dei consumi.
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