Il digitale può rappresentare un'occasione lavorativa per i giovani
2 minuti per la letturaSi tratta della Domec Spa (servizi informatici ad alto contenuto tecnologico per la gestione di pagamenti) e della iGoOn Srl (car pooling urbano). La soddisfazione di Sviluppo Basilicata
POTENZA – Sul versante dell’economia in Basilicata il 2016 si è chiuso con un segnale confortante: due start up lucane sono state selezionate dal sito specializzato “STARTUPITALIA!” tra le prime 100 in Italia nel 2016.
Si tratta – spiega una nota di Sviluppo Basilicata – della Domec Spa (servizi informatici ad alto contenuto tecnologico per la gestione di pagamenti) e della iGoOn Srl (car pooling urbano), entrambe destinatarie nell’anno appena concluso di interventi sul capitale di rischio realizzati mediante assunzione di quote di partecipazione di minoranza da parte di Sviluppo Basilicata, a valere sul Fondo di Venture Capital affidato alla stessa Società dalla Regione Basilicata.
“E’ un ottimo segnale per le nuove iniziative imprenditoriali lucane”, ha dichiarato Giampiero Maruggi, amministratore unico di Sviluppo Basilicata. “Le nostre start up dimostrano vitalità e competitività – ha aggiunto – e lo strumento del Venture Capital, messo in campo dalla Regione Basilicata e fortemente sostenuto dal Governatore Pittella nell’ambito degli strumenti di politica regionale, si rivela ogni giorno di più una leva finanziaria di fondamentale importanza per la nascita e la crescita di imprese a elevato contenuto tecnologico”.
Nel corso del 2016 Sviluppo Basilicata ha acquisito quote di partecipazione di minoranza in 9 nuove iniziative (tra le quali le due selezionate dal sito specializzato), per un investimento complessivo di poco inferiore ai 3 milioni di euro (in allegato le schede di tutte le aziende in questione).
L’anno che si è appena chiuso ha visto peraltro una intensa attività anche in altri due comparti operativi di Sviluppo Basilicata: il Microcredito e la Tranched Cover.
Il primo strumento ha finanziato 733 iniziative (13 nel solo mese di dicembre) ubicate in 85 Comuni lucani, con interessanti risvolti occupazionali: l’Ente nazionale per il Microcredito (creato dal MISE) ha infatti stimato che mediamente una operazione di microcredito genera 2,43 posti di lavoro, il che vuol dire che i finanziamenti erogati in Basilicata su questa linea hanno generato e/o salvaguardato occupazione per oltre 1.700 unità.
Per quanto riguarda invece la Tranched Cover, strumento di garanzia varato dal governatore Pittella nello scorso mese di marzo, affidato a Sviluppo Basilicata e gestito dall’unica Banca candidata (Banca Popolare di Bari), il plafond massimo utilizzabile per la concessione di nuovi mutui garantiti, pari a 10 milioni di euro, è stato completamente utilizzato, dando così una concreta risposta alla domanda di credito da parte delle nostre imprese, che da tempo si scontrano con il fenomeno denominato “credit crunch”, ovverosia con la riduzione degli impieghi da parte delle banche operanti in regione.
“I dati confortanti registrati nel 2016 – ha concluso Maruggi – rafforzano l’auspicio che questi strumenti, tutti naturalmente conclusi alla fine dell’anno appena trascorso, vengano rapidamente riattivati e rifinanziati, essendosi rivelati modelli virtuosi di utilizzo di risorse comunitarie, nonché validi canali di supporto delle linee di politica industriale regionale a sostegno della crescita dell’economia e dell’occupazione”.
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