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In Basilicata si nasce meno, si muore di più e si continua a emigrare. Insomma, la popolazione legale in Basilicata – definita sulla base del Censimento realizzato da Istat, al 31 dicembre 2021 – si assottiglia sempre di più: ammonta a 541.168 residenti, in calo dello 0,7 per cento rispetto al 2020 (-3.962 persone) e del 6,4% rispetto al 2011 (meno 36.868). Aumentano, ma di poco, gli stranieri presenti, ci sono 8mila donne in più rispetto agli uomini ed è critica la situazione occupazionale, perché diminuiscono le persone in cerca di lavoro e gli occupati. In pratica, è un quadro tutt’altro che rassicurante quello che emerge dal censimento Istat 2021. Ma andiamo con ordine.
POPOLAZIONE
Come detto, sono 541.168 i residenti e, rispetto al 2011, è diminuita del 6,4%; la riduzione più significativa si registra nella provincia di Potenza (-7,5%), mentre la provincia di Matera registra una più moderata diminuzione (-4,3%). Considerando le principali classi di ampiezza demografica, i comuni che hanno fatto registrare un cambio di classe demografica sono 22, transitando in quella di ampiezza inferiore. Tra il 2020 e il 2021 solo un comune su sette non ha subìto perdite di popolazione; invece, sono 112 i comuni dove la popolazione diminuisce: in valore assoluto, le perdite più consistenti si registrano a Potenza (-570), Lauria (-149) e Lavello (-111); in termini relativi, nei comuni di Missanello (-9.4%) e Cersosimo (-5,3%).
E la dinamica naturale conferma il trend negativo in corso. La mortalità aumenta, passando dal 12,2 per mille del 2020 al 12,6 per mille del 2021 con un picco del 13,1 nella provincia di Potenza. Tra il 2020 e il 2021 il tasso di natalità è diminuito (da 6,4 a 6,1 per mille). I movimenti tra comuni sono ridotti anche nel secondo anno pandemico: il tasso migratorio interno è sceso da -4,6 per mille del 2020 a -4,7 per mille del 2021. Il tasso migratorio estero, positivo in tutte le province, aumenta rispetto al 2020 (dall’1,1 al 3,1 per mille) soprattutto nella provincia di Matera, dove è più che raddoppiato (da 1,9 a 4,6 per mille).
Le donne rappresentano il 50,8% del totale e superano gli uomini di 8.212 unità. E la popolazione è più anziana rispetto al totale del Paese. L’età media (46,8 anni), risulta in aumento rispetto al 2020 (46,5 anni) e più alta rispetto ai 46,2 anni della media nazionale.
La popolazione straniera in Basilicata al 2021 ammonta a 22.184 unità, ripartita equamente nelle province di Matera e Potenza (circa 11mila per ciascuna). La percentuale sulla popolazione residente totale è minore rispetto al dato nazionale (4,1% contro 8,5%). Oltre la metà (54,1%) degli stranieri proviene dall’Europa, il 26,0% dall’Africa, il 16,8% dall’Asia e il 3,2% dall’America. Provengono da 134 Paesi del mondo, particolarmente da Romania (32,3%), Albania (10,7%) e Marocco (8,5%).
ISTRUZIONE
Nel 2021 gli analfabeti e alfabeti senza titolo di studio rappresentano il 5,7% dei residenti (4,1% in Italia); il 15,6% possiede la licenza elementare, il 27,8% dei residenti la licenza media, il 36,4% ha il diploma di scuola secondaria o di qualifica professionale, il 14,4% possiede un titolo accademico. Complessivamente l’incidenza del livello di istruzione più basso (da analfabeti a licenza media) è di poco superiore al valore nazionale e rappresenta poco meno della metà della popolazione.
OCCUPAZIONE
Al 31 dicembre 2021, le forze di lavoro in Basilicata sono circa 222mila, 17mila in meno rispetto al 2011 (-7,0%). Il decremento delle persone attive sul mercato del lavoro è dovuto alla diminuzione delle persone in cerca di occupazione (-39,9%), in particolare per la componente maschile (circa 8mila unità in meno, pari a -40,3%), e gli occupati rispetto al 2011 (533 persone in meno), solo fra gli uomini (-1,9%). La quota più importante delle non forze di lavoro, è costituita da 107mila percettori di pensioni da lavoro o di redditi da capitale (-14,6% rispetto al 2011), mentre risultano 61mila persone dedite alla cura della casa (+3,7%) e 43mila studenti e studentesse (-9,8%).
Nel 2021 il tasso di occupazione è del 41,1%, quasi 5 punti percentuali sotto il valore medio italiano, come risulta più bassa la percentuale di occupate donne (31,5% contro 37,9% dell’Italia). In Basilicata permane una situazione piuttosto sfavorevole all’occupazione femminile: il gap di genere del tasso di attività è di circa 20 punti percentuali, la distanza tra il tasso di occupazione delle donne (31,5%) e quello degli uomini (51,2%) di quasi 20 punti, il tasso di disoccupazione delle donne (13,9%) è di quasi cinque punti più alto di quello degli uomini (9,1%).
Fra le province i valori più alti del tasso di occupazione si osservano a Potenza (41,4%), quelli più bassi a Matera (40,7%) mentre gli squilibri di genere più ampi (20 punti) si riscontrano a Potenza, i più bassi (19 punti) a Matera. L’incidenza maggiore del tasso di disoccupazione nel 2021 si osserva nella provincia di Matera (12,8%) mentre, all’opposto, Potenza presenta i valori più bassi (10,0%).
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