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Imbarazzo per il presidente Bardi: arriva il commissario; la Basilicata è bocciata sull’assistenza a fragili e anziani


Una comunicazione che sicuramente metterà in grande imbarazzo il governatore lucano Vito Bardi, visto l’insediamento odierno quale commissario ad acta del direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), Domenico Mantoan, per il ritardo della Regione Basilicata nell’approvazione delle regole per l’accreditamento delle strutture di assistenza agli anziani non autosufficienti, nonostante a maggio il Tribunale amministrativo regionale avesse imposto un termine di due mesi.
È quanto si evince dalla informativa a firma dello stesso Mantoan, indirizzata, oltre chiaramente al presidente della Giunta regionale, anche al Tar della Basilicata, all’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, alla Direzione generale per la salute e le politiche della persona ed agli avvocati Maddalena Bruno, che rappresenta la Regione, e Giovanni Caponio, quest’ultimo legale dei ricorrenti.

MANTOAN SI INSEDIA COME COMMISSARIO AD ACTA

Il dottor Mantoan si insedia «in attuazione della sentenza n. 90 del 2024 del Tar della Basilicata, pubblicata e notificata lo scorso 9 maggio», con cui è stata appunto «disposta la nomina del direttore generale dell’Agenas a commissario ad acta», e con la quale il collegio ha assegnato «alla Regione Basilicata il termine perentorio di 60 giorni dalla comunicazione della propria sentenza», si legge ancora, proprio «per l’approvazione del manuale di accreditamento del relativo regolamento regionale disciplinante i requisiti e le condizioni delle strutture di assistenza delle persone anziane non autosufficienti».

Tuttavia, prosegue Mantoan, «stante l’infruttuoso decorso del predetto termine e la perdurante inottemperanza alla prefata sentenza, il commissario ad acta, anche alla luce dell’atto di significazione notificato da parte ricorrente in data 16.07.2024, comunica che in data 25 luglio 2024, alle ore 16:00, si insedierà presso la sede della Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, sita in Roma alla via Piemonte, 60, al fine dell’ottemperanza della sentenza».

I RITARDI DELLA REGIONE BASILICATA SULL’ASSISTENZA AD ANZIANI E FRAGILI E IL RICORSO CHE HA PORTATO AL COMMISSARIAMENTO

Il ricorso era presentato da 21 società che gestiscono 31 Rsa sparse per 27 comuni della regione: Corleto Perticara, Tursi, Noepoli, Colobraro, Sant’Arcangelo, Senise, San Giorgio Lucano, Trivigno, Potenza, Laurenzana, Pescopagano, Venosa, Picerno, Stigliano, Valsinni, Balvano, Salandra, Brienza, Ruoti, Satriano di Lucania, Tito, Lagonegro, Baragiano, Ruvo del Monte, Calvello e Filiano.

Già nel giugno del 2023, i giudici amministrativi regionali avevano accolto un analogo ricorso presentato da molte strutture residenziali per anziani non autosufficienti, aderenti all’Arssab (Associazione regionale delle strutture socio assistenziali della Basilicata), nei confronti della Regione Basilicata, dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza (Asp) e dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera (Asm), circa la mancata approvazione del manuale di accreditamento da parte della Regione Basilicata.
Con quella pronuncia fu disposto un termine di adeguamento pari a 180 giorni e la Regione fu anche condannata al pagamento delle spese di giudizio.

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