Serafino Rizzo della Cisl medici e la manager Sabrina Pulvirenti
3 minuti per la letturaPOTENZA – Dopo la nomina di Sabrina Pulvirenti a commissario straordinario dell’Asl di Frosinone, il governatore Bardi e l’assessore regionale alla Salute, Fanelli, «si attivino prontamente affinché presto venga data stabilità all’assetto delle aziende sanitarie della Basilicata». E’ l’appello lanciato dal segretario generale della Cisl medici Basilicata, Serafino Rizzo, in riferimento in particolare all’Azienda sanitaria di Matera e all’Istituto Crob di Rionero in Vulture, dove Pulvirenti ricopre le cariche rispettivamente di direttore generale e di commissario straordinario.
«Quello che avevamo preannunciato è successo – scrive Rizzo in un comunicato -: la dottoressa Sabrina Pulvirenti è stata nominata commissario straordinario dell’Azienda sanitaria locale di Frosinone. Così, in un colpo solo, la sanità lucana resta monca nella guida strategica aziendale in due delle quattro aziende sanitarie della regione». Il segretario generale lucano della Cisl medici evidenzia, però, anche il permanere di «situazioni dal profilo di dubbia legittimità anche nelle altre strutture sanitarie. Un esempio è la permanenza del direttore sanitario dell’Asp nella sua posizione nonostante abbia già superato da diversi mesi l’età di 65 anni che la normativa vigente impone in maniera tassativa come limite per poter ricoprire tale ruolo. Sin da marzo scorso come Cisl medici abbiamo posto all’attenzione di tutti gli organi istituzionali competenti le anomalie riguardanti le nomine dei vertici apicali delle aziende sanitarie della Basilicata».
Secondo Rizzo «mentre l’assessore alla Salute si bea di dati dalla lettura forse un po’ troppo complicata per i non addetti ai lavori, proviamo a sottoporre alla sua attenzione alcune “ciliegine”, per richiamare alcune sue recenti affermazioni, di non poco valore. Ad un’attenta lettura del decreto di nomina della Pulvirenti a commissario dell’Asl di Frosinone del presidente della Regione Lazio si nota che “con nota prot. n. 1010245 del 15 settembre 2023, sono state richieste informazioni all’Inps concernenti l’eventuale sussistenza di rapporti di lavoro pubblico e/o privato” e, a seguire, che è stata “acquisita, da parte della dottoressa Sabrina Pulvirenti, la dichiarazione sulla insussistenza di cause di inconferibilità o incompatibilità”.
Alla luce di tali passaggi di istruttoria – sottolinea il segretario della Cisl medici -, la dottoressa Pulvirenti dovrebbe già da giorni essersi dimessa dall’incarico contemporaneo di direttore generale dell’Asm e di commissario straordinario dell’Irccs Crob, a meno che non ci sia la volontà di interpretare come compatibili tre incarichi di vertice aziendale contemporanei. Escludendo tale ultima ipotesi, le dimissioni della Pulvirenti da Asm e Crob avvalora ciò che la Cisl medici da mesi va ripetendo: l’assoluta illegittimità della contemporaneità dei due incarichi».
«Lasciando a chi ne è istituzionalmente deputato gli approfondimenti del caso – aggiunge quindi Rizzo -, rinnoviamo l’appello più volte fatto al presidente della Giunta regionale e all’assessore con delega in materia di Salute che si attivino prontamente affinché presto venga data stabilità all’assetto delle aziende sanitarie della Basilicata e che, nel contempo, si provveda a rimuovere posizioni di dubbia legittimità. Ci auguriamo che, nella foga di una campagna elettorale già in atto, non si consumino altri “pasticci” e che si tenga presente che volere il bene della comunità lucana passa innanzitutto dall’impegno per una sanità migliore.
La tragicomicità è bene lasciarla ai palchi di teatro. Non è più il momento delle superficialità, ed è un dovere cui adempiere con estrema urgenza (altro che “ciliegine”) quello di provvedere subito alla nomina dei vertici delle direzioni strategiche aziendali, evitando scelte imbarazzanti. Bisogna dare valore – conclude la Cisl medici – alle migliori professionalità che si propongono per la guida delle nostre aziende sanitarie, piuttosto che a logiche da “posizionamento”. Si parta dunque da candidature che siano scevre da ogni ingombro e si tenga presente che la scelta dei “migliori” viene attestata dalla storia di competenze ben documentate e accertate».
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