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L’ospedale Madonna delle Grazie di Matera

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MATERA – I malati di Covid che ritornano a casa ma che hanno bisogno di prestazioni ulteriori come visite o esami sono esentati dal pagamento di qualsiasi ticket per due anni. È quanto previsto dall’articolo 27 del decreto Sostegni bis che il 21 maggio scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.

«In realtà però noi continuiamo a pagare le prestazioni che stiamo facendo» racconta al Quotidiano la signora Maria Marcosano, moglie di Cosimo Chietera che è ancora alle prese con i postumi del Covid. «Mi hanno detto che c’è una norma che consente di poter avere quest’esenzione, ho chiesto al mio medico curante ma non ne sa nulla. Mi è stato successivamente spiegato che c’è un codice P01 che viene indicato in questi casi per questo tipo di prestazioni ma quando l’ho ridetto al medico curante mi è stato risposto che non c’è alcuna comunicazione o indicazione di questo tipo da parte dell’Asm. Dalla Regione sostengono che con il decreto si può procedere direttamente ma se i medici non sono informati non si fa nulla e l’esenzione non viene garantita».

A confermare la situazione anche il Tribunale dei diritti del malato che su queste questioni è stato da più persone interpellato: «la norma c’è e va applicata ma non si sa perché questo non succede» spiega la presidente Antonietta Tarsia, «c’è un rimpallo di responsabilità che lascia stupiti ma di certo l’esenzione è chiaramente prevista dalla norma».

In realtà a spiegare cosa dovrebbe accadere è innanzitutto il comma 3 dell’articolo 27 del decreto che spiega: «Le regioni e le province autonome di Trento e di Bol zano attivano i programmi di monitoraggio previsti al comma 1 per la presa in carico di pazienti COVID-19 garantendo le prestazioni». Il comma 1 fa riferimento al fatto che il servizio sanitario nazionale si fa carico di garantire «le prestazioni di specialistica ambulatoriale, comprese nei Livelli essenziali di assistenza, senza compartecipazione alla spesa da parte dell’assistito, per un periodo di anni due, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto».

Insomma viene spiegato chiaramente che per due anni dal decreto emanato il 21 maggio 2021 questi cittadini hanno diritto all’esenzione e che a garantirla deve essere la Regione che in questo caso dovrebbe semplicemente prendere atto del decreto attraverso una delibera di giunta che lo recepisce e poi di conseguenza informare i medici di famiglia che possono inserire il codice P01 in questo tipo di casi senza alcun tipo di preoccupazione o rischio di sorta.

Ciò che ha fatto, per capirsi, nelle settimane passate, ancora prima dell’entrata in vigore dell’ultimo decreto la Regione Puglia con una delibera di marzo con la quale istituiva il codice P01 per tutti coloro che pur essendo guariti necessitano di sottoporsi a visite e controlli che riguardano il decorso della malattia stessa. «Al fine di garantire la continuità assistenziale a favore di questi pazienti Covid attraverso l’erogazione di prestazioni di specialistica ambulatoriale utili a verificare l’effettivo stato di salute dei pazienti dopo la fase acuta è istituito il codice di esenzione P01 riferito a quanto espressamente peevisto dall’articolo 1 lettera b del decreto legislativo 124 del 1998».

Quel decreto fa riferimento alla possibilità di utilizzare in caso di salvaguardia della salute pubblica e quindi di epidemia il codice di esenzione P01. Questa delibera emanata dalla Puglia prima ancora del decreto Sostegni bis già garantiva i malati di Covid, oggi per la Basilicata visto quanto previsto dal decreto Sostegni bis sarebbe ancora più semplice ma evidentemente anche questo non accade.

E se sono 23.305 ad oggi i malati di Covid guariti in Basilicata sono questa la platea potenziale di persone che potevano e potrebbero aver diritto a quest’esenzione e che invece non possono rivendicarla. È chiaro, va detto, che questo numero va ridotto perchè non tutti fortunatamente hanno avuto bisogno di ricorrere alle cure ospedaliere o hanno avuto conseguenze che ne hanno rallentato il decorso ma di fatto la platea potenziale che poteva avere un diritto e non c’è l’ha è questa.

Inoltre bisogna aggiungere che non sono poche le regioni italiane che sin dal 2020 e per tutto il 2021 hanno introdotto il codice di esenzione P01 per il post Covid in tempi ancora più lontana di quelli della Puglia. Oggi ai cittadini lucani è garantito solo un triste e oltraggioso scaricabarile, per la Regione basta il decreto, per i medici curanti serve un’indicazione scritta e i cittadini e i pazienti subiscono. «Anche ieri abbiamo fatto una visita necessaria pagando il ticket» conclude la signora Maria. Un diritto garantito mortificato senza un perché. Una vergogna vera.

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