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Una vaccinazione

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«Di questo passo i disabili fanno prima a registrarsi per il vaccino in base all’età». Lo scrive Michele Votta referente dell’associazione regionale Ciechi e ipovedenti. I problemi di prenotazione nella piattaforma di Poste si allargano e coinvolgono un ampio numero soprattutto dei cosiddetti fragili i cui dati non sono inseriti adeguamente nel sistema.

Spesso intere categorie, interi codici di esenzione o interi anni non sono considerati. E quando la prenotazione online non risulta possibile e si passa al numero di telefono ed allora è il call center che si rivolge alle strutture sanitarie per chiedere conferma della situazione delle persone indicate e dunque se risultano avere le patologie per essere inseriti tra i fragili. A quel punto a distanza di qualche ora i fragili devono riprovare ad effettuare la prenotazione e il sistema dovrebbe dargli l’ok ma non sempre succede.

Ci sono problemi a volte nel mettersi in contatto con il call center, troppe chiamate e una selezione a livello nazionale e ci sono problemi anche nella risoluzione tempestive delle situazioni. Non basta lo stop alla prenotazione e alla telefonata. E’ lo stesso Votta a raccontare cosa succede anche per ciechi e ipovedenti.

«La piattaforma Basilicata non funziona come dovrebbe per alcune persone. C’è chi attende molto tempo prima di poter accedere alla piattaforma e fissare un appuntamento per l’iniezione.
Ci sono troppe difficoltà di accesso alla prenotazione e troppe incongruenze, segnalazioni da parte di cittadini arrabbiati e disorientati. Troppe le informazioni discordanti che circolano tra prenotazione diretta, chiamata da parte dei centri di riferimento o dalla Asl, piuttosto che dal medico di base.

All’avvio del portale ci si è collegati al sito delle prenotazioni e inserendo il codice fiscale lo stesso non viene riconosciuto tra quello con possibilità di prenotarsi. Chiamando il call center ci è stato detto che nella stessa giornata saremmo stati contatti per risolvere il problema.

Tuttavia, inserendo il codice fiscale nei giorni successivi , ancora una volta non rientravo tra le categorie prenotabili. Dopo aver chiamato il call center dedicato più e più volte, mi ha risposto l’addetta che avrei dovuto riprovare nel pomeriggio.

L’ operatrice mi ha informato che dovrò provare a collegarmi tutti i giorni in vari momenti della giornata.
Stesso discorso per gli accompagnatori cargiver o chiunque faccia assistenza alle persone disabili fragili e superfragili».

Insomma una situazione a dir poco caotica oltre che decisamente complicata che è diventata soprattutto una sorta di vera e propria costante degli ultimi giorni quanto a protestano che arrivano dai cittadini con difficoltà a prenotarsi.

«Ci viene anche segnalato che a Policoro,» conclude Votta, «ad una nostra assistita regolarmente prenotata non è stata data la possibilità di far vaccinare anche il marito accompagnatore – come previsto da decreto sugli assistenti – addirittura negandogli ogni informazione circa la prassi da seguire».

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