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Personale sanitario al lavoro

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POTENZA – In un giorno 3.100 vaccini, 21.700 in una settimana.
E’ questo il target assegnato ieri alla Basilicata per il periodo compreso tra il 16 e il 22 aprile dal commissario per l’emergenza coronavirus, il generale potentino Francesco Paolo Figliuolo. Un obiettivo che potrebbe essere nettamente superato visto che il governatore lucano, Vito Bardi, ha segnalato che lunedì le inoculazioni sono state 4.194. Un dato che, per il secondo giorno consecutivo, ha consegnato alla Basilicata il primo posto tra le Regioni per la percentuale di popolazione vaccinata nelle ultime 24 ore.

Secondo quanto riporta il sito del Governo, aggiornato ieri alle ore 17.13, finora in Basilicata sono state somministrate 137.168 dosi, l’81,9% delle 167.405 consegnate.
In attesa dell’arrivo, o per meglio dire del ritorno in Basilicata del lucano Figliuolo, previsto per domani, rispetto agli ultimi giorni ieri è stato registrato un significativo calo dei contagi.

L’ultimo bollettino epidemiologico diffuso dall’unità di crisi anti virus della Regione, infatti, ha segnalato che sono stati 1.614 i tamponi molecolari nelle 24 ore precedenti, e di questi solo 149 sono risultati positivi al coronavirus, 144 dei quali appartengono a residenti in regione.

Sempre ieri sono stati registrati anche 5 decessi, che portano il totale delle vittime lucane a quota 484. Di questi, tuttavia, solo 3 sono riferiti al giorno precedente (1 a Matera, 1 a Potenza e 1 a Tito). Gli altri 2, infatti (1 a Policoro e 1 a Pomarico), risalirebbero a venerdì e sabato scorsi. Contrariamente a quanto rappresentato in precedenza che aveva fatto credere in un fine settimana senza vittime, come non se ne vedevano da tempo.

Con 98 guarigioni di giornata, quindi, il numero dei lucani attualmente positivi è di 5.548 (5.366 in isolamento domiciliare). Mentre sono 182 le persone ricoverate negli ospedali lucani, delle quali però solo dieci in terapia intensiva, sei all’ospedale San Carlo di Potenza e quattro al Madonna delle Grazie di Matera.

La pressione ospedaliera resta pertanto sotto controllo: un altro aspetto che potrebbe essere determinante nell’assegnazione alla Basilicata della zona gialla dal prossimo 26 aprile.
Intanto, sempre ieri, nella Prefettura di Potenza, in una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, è stata esaminata la situazione negli otto comuni, Castelmezzano, Atella, Filiano, Palazzo San Gervasio, Rapone, Ripacandida, Rotonda e Ruvo del Monte, zone rosse, insieme a Pomarico fino al 25 aprile: i controlli saranno intensificati. Per il prefetto, Annunziato Vardè, «è fondamentale il rigoroso rispetto delle misure di contenimento più stringenti previste dalle normative nazionali».

Tra le conseguenze dell’emergenza coronavirus, vi è anche – come segnalato dalla Coldiretti lucana – la difficoltà per i raccolti, «sempre più evidente – ha evidenziato il presidente lucano dell’organizzazione di categoria, Antonio Pessolani – per le limitazioni alla mobilità degli operatori e dei braccianti: uno degli effetti della pandemia che insieme al calo del volume d’affari in ragione delle restrizioni imposte alle attività di ristorazione sta procurando danni enormi anche al settore agricolo ed agroalimentare».

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