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Medici ed esercito ieri a Potenza nell’ospedale da campo per la somministrazione dei vaccini al personale scolastico

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POTENZA – L’ospedale San Carlo di Potenza ha bloccato i ricoveri all’hospice dopo gli ultimi contagi scoperti tra i pazienti (l’altro ieri un altro caso positivo): vi restano 3 pazienti non contagiati, gli altri 7 trasferiti nelle aree Covid.

IL BOLLETTINO – In Basilicata sono 159 i nuovi casi di positivi al Sars Cov-2 su un totale di 1.200 tamponi molecolari (13.25%), e 3 i decessi. Lo rende noto la task force regionale con il consueto bollettino riferito alle ultime 24 ore. Le persone decedute sono cittadini di Melfi, Sant’Arcangelo e Potenza. I positivi sono 134 lucani (di cui 17 a Matera e 17 a Potenza), 13 stranieri di diverse nazionalità domiciliati a Corleto Perticara e 12 residenti in Puglia. I lucani guariti o negativizzati sono 57 di cui 14 a Policoro.

A Corleto Perticara si segnala un focolaio: 13 contagiati tra i migranti domiciliati in paese. Aggiornando i dati complessivi, i lucani attualmente positivi salgono a 4.572 (+74), di cui 4.401 in isolamento domiciliare, mentre sono 13.664 le persone residenti in Basilicata guarite dall’inizio dell’emergenza sanitaria e 422 quelle decedute. Lieve calo delle persone ricoverate nelle strutture ospedaliere lucane, sono 171: al San Carlo di Potenza 32 nel reparto di malattie infettive, 35 in pneumologia, 15 in medicina d’urgenza, 5 in terapia intensiva e 18 in medicina interna Covid; all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera 36 nel reparto di malattie infettive, 21 in pneumologia, 1 in medicina interna Covid e 8 in terapia intensiva.

Lieve calo del numero dei posti letto occupati in terapia intensiva, da 14 a 13. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 277.699 tamponi molecolari, di cui 256.068 sono risultati negativi, e sono state testate 166.753 persone.

COSA CAMBIA DA OGGI – Cinque giorni di maggiore libertà per chi vive nelle regioni in fascia arancione (la Basilicata è tra queste), poi alla vigilia di Pasqua l’Italia torna in rosso. Vietati spostamenti e uscite, consentito far visita a parenti e amici ma solo se si è in due. Niente passaggi da una regione all’altra, nelle seconde case si può andare purché non si trovino in aree dove per effetto delle ordinanze locali è stato impedito l’accesso ai non residenti.

In base all’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza da oggi sono in fascia rossa Calabria, Toscana e Valle d’Aosta e si aggiungono a Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Marche, provincia autonoma di Trento, Piemonte, Puglia e Veneto. Sono invece in fascia arancione Lazio (ma da martedì), Abruzzo, Basilicata, Liguria, Molise, provincia autonoma di Bolzano, Sardegna, Sicilia e Umbria. Il 7 aprile entra in vigore il nuovo decreto del governo che durerà fino al 30 aprile confermando le misure attuali, compresa la sospensione della fascia gialla.

Ecco tutte le regole e i divieti in vigore da oggi, lunedì 29 marzo. Dal 29 marzo al 2 aprile in tutta Italia: si può uscire dalla propria regione soltanto per motivi di lavoro, salute, urgenza; si può andare nelle seconde case, ma solo il nucleo familiare dimostrando di averne titolo prima del 14 gennaio 2021 e purché la casa non sia abitata da altri. Ci sono Regioni che hanno però vietato o limitato gli ingressi. Consentito arrivare soltanto per motivi di lavoro necessità e urgenza oppure per manutenzione straordinaria limitando però la permanenza alla soluzione del problema.

In Puglia è vietato andare nelle seconde case anche ai residenti. Altre regioni in ordine sparso: in Alto Adige è vietato andare nella seconda casa se non si è residenti, in Campania il divieto vale anche per i residenti nella regione, in Toscana non possono entrare i non residenti, in Valle d’Aosta possono entrare soltanto i residenti, in Sardegna possono entrare soltanto i residenti e comunque si deve esibire un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti o il certificato di avvenuta vaccinazione anti Covid, in Sicilia si può entrare con un tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo.

IN BASILICATA – Fino al 2 aprile, e nella giornata del 6 aprile, le visite sono consentite all’interno del proprio Comune: è permesso a due persone, solo una volta al giorno, andare verso una sola abitazione privata, fra le 5 e le 22. È possibile essere accompagnati dai minori di 14 anni su cui si esercita la potestà genitoriale e dalle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Il coprifuoco resta tra le 22 e le 5, su tutto il territorio nazionale sia nei giorni feriali che festivi. Gli spostamenti in questi orari restano esclusivamente quelli di lavoro, necessità o salute. La regola vale, dunque, in zona rossa ma anche in zona arancione. Dalle 5 alle 22 non è necessario compilare l’autodichiarazione per spostarsi nel proprio Comune. Se si esce dai confini comunali o si circola nel Comune durante il coprifuoco, occorre giustificare lo spostamento.

Si può svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Le palestre e le piscine sono chiuse, ma sono permesse attività sportive di base e attività motoria svolte all’aperto presso centri sportivi o circoli sportivi. I parchi restano aperti, a meno che non intervengano ordinanze restrittive regionali o comunali.
I negozi sono aperti, mentre i centri commerciali sono operativi dal lunedì al venerdì, chiusi nel fine settimana. Restano aperti parrucchieri, barbieri, centri estetici e tolette per animali.

Permessa la ristorazione con consegna a domicilio. Fino alle 22 è possibile l’asporto, ma non è consentito consumare cibi sul posto o nei pressi di ristoranti e bar. L’asporto dai bar è invece permesso solo fino alle 18. A Pasqua, dal 3 al 5 aprile, quando l’Italia diventerà tutta zona rossa, non sarà possibile pranzare al ristorante, ma saranno consentiti l’asporto e la consegna a casa.

Scuole schiuse in regione fino al 6 aprile, poi nelle zone arancioni sono previste aperture fino alle medie, in Dad invece le superiori. Musei, cinema e teatri restano chiusi. Da ricordare infine che da ieri e fino al 4 aprile ai territori comunali di Picerno, Forenza, Episcopia, Teana e Pomarico si applicano le misure di contenimento del contagio da Covid 19 previste per le zone rosse.

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