Personale sanitario al lavoro
2 minuti per la letturaPOTENZA – Altri 6 morti (2 residenti ad Avigliano, 1 a Francavilla in Sinni, 1 a Irsina, 1 a Pomarico e 1 a Potenza) e 166 contagi da covid 19 in regione, contro appena 128 guarigioni. Con i lucani attualmente positivi che salgono a 3.930 e i ricoveri ospedalieri che passano, da 174 a 179, sempre più vicini al picco di 184 registrato agli inizi di dicembre.
Sono state queste le cifre fornite, ieri, dall’unità di crisi anti virus della Regione Basilicata, nel primo giorno dall’allentamento delle restrizioni della zona rossa, in vigore dal 1 marzo.
Da via Verrastro hanno segnalato i risultati dei 1.833 tamponi molecolari processati nelle 24 ore precedenti e aggiornato a 380 il totale delle vittime lucane della pandemia.
Quanto ai pazienti ricoverati, è stato evidenziato che sono 16 (uno in meno di ieri), quelli per cui si è reso necessario il ricorso alla terapia intensiva: 7 al San Carlo di Potenza e 9 al Madonna delle Grazie di Matera.
Proprio i dati delle ospedalizzazioni ieri hanno portato la Basilicata a sfiorare la soglia d’allerta del 40 per cento dei ricoveri nella cosiddetta «area non critica», stando a quanto riportato su sito dell’Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). Con il 39 per cento dei posti occupati. Mentre resta ferma al 18 per cento (rispetto alla soglia d’allerta del 30 per cento) la percentuale di posti occupati nelle rianimazioni.
E’ tornato sul focolaio di contagio scoperto nei giorni scorsi all’interno di alcuni reparti del San Carlo di Potenza, invece, il sindaco di Rotonda, Rocco Bruno, che in una nota su Facebook ha reso nota la positività di una sua concittadina.
«Non ci sono parole per descrivere questo episodio, non è affatto normale recarsi in ospedale per ricevere delle cure e contrarre, in un reparto no-covid, il virus. E’ tutto così tristemente assurdo». Ha dichiarato il primo cittadino. «Serve maggiore attenzione ma sopratutto occorre rendere obbligatorio il vaccino per il personale medico e infermieristico delle strutture ospedaliere e sanitarie. Perchè a più di un anno dall’inizio dell’epidemia è inconcepibile ammalarsi di covid in un ospedale».
Sul fronte vaccini, quindi, da registrare c’è il blocco della campagna di immunizzazione destinata al personale scolastico delle province di Potenza e Matera a causa della sospensione del preparato della compagnia farmaceutica AstraZeneca. Qualora la sospensione dei vaccini AstraZeneca fosse breve, si dovrebbe riprendere con le persone alle quali il siero sarebbe stato somministrato in questi giorni e che, visti anche i numeri ridotti di una regione come la Basilicata, potrebbero essere contattati telefonicamente.
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