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SONO salite a quota 100, con un 40enne di Accettura morto ieri mattina al San Carlo di Potenza, le vittime lucane del covid 19.
Il balzo nella triste contabilità della pandemia è arrivato nella giornata di ieri con l’ufficializzazione di 14 nuovi decessi complessivi, in qualche caso risalenti anche a 3 giorni prima ma certificati in seguito (pare perché avvenuti all’esterno dalle strutture ospedaliere), a cui si è aggiunto il 40enne accetturese.
A tenere banco nelle discussioni dell’unità di crisi anti virus della Regione, tuttavia, è rimasta sempre la questione scuola, col governatore Vito Bardi che in un’intervista alla Tgr ha sottolineato il termine quindicinale del divieto alle lezioni in classe imposto a medie ed elementari, che dovrebbero riaprire il 4 dicembre.
Bardi ha anche ribadito le ragioni della sua scelta paventando il rischio di un ulteriore passaggio della Basilicata dalle restrizioni previste per le zone arancioni a quelle delle zone rosse. Tanto più che proprio ieri l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del ministero della Salute ha rilevato il superamento della soglia del 30% di occupazione dei posti in terapia intensiva, individuata ad aprile dal ministro Roberto Speranza in Basilicata (dove a ieri i ricoverati erano 28), e in altre 16 regioni.
Quanto alla diversità di vedute che ha portato alle dimissioni del referente della piattaforma informatica regionale dedicata al covid 19 (ieri le tensioni si sono tradotte che in una svista sul numero di tamponi negativi comunicato, che era superiore al totale di quelli effettuati), Bardi ha dichiarato di aver assunto tutte le decisioni d’accordo con i membri dell’unità. Per tutta la giornata, ad ogni modo, si sono inseguite indiscrezioni su possibili ulteriori dimissioni dalla squadra dei suoi collaboratori più ristretti. A partire dal capo di gabinetto, Fabrizio Grauso.
Gli ultimi dati ufficializzati da via Verrastro hanno fatto segnare un incremento di 269 contagiati in Basilicata, a fronte di appena 35 guarigioni, con un rapporto tra positivi e tamponi effettuati (2061 nelle 24 ore considerate) del 11,6%. Una percentuale in discesa rispetto ai giorni precedenti ma ancora troppo alto per permettere la ripartenza a pieno delle attività di tracciamento dei contatti di ognuno dei nuovi contagi.
Tra questi, da segnalare, c’è senz’altro quello del vice sindaco di Potenza, Antonio Vigilante, la cui positività sarebbe emersa in seguito al contagio accertato di un dipendente in servizio negli uffici comunali di Sant’Antonio La Macchia, che resteranno chiusi «fino all’esito dei tamponi».
Chiuso, ieri, anche il municipio di Policoro dopo la scoperta di un contagio di un altro dipendente comunale.
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