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POTENZA – Negativi tutti e 63 i tamponi effettuati mercoledì a Tricarico tra le persone che nei giorni scorsi erano entrate in contatto con i 7 familiari contagiati dal ventenne rientrato il 9 agosto dall’isola-focolaio di Pag, in Croazia. Inclusi alcuni bimbi di un centro estivo frequentato da uno di loro.

È questo il risultato dei test arrivato ieri pomeriggio dai laboratori di microbiologia al servizio della macchina lucana di contrasto al covid 19, tre giorni dopo l’allarme esploso nell’ex zona rossa lunedì. A renderlo noto è stato il sindaco Vincenzo Carbone, che ha invitato comunque i suoi concittadini a mantenere una rigida osservanza delle regole di prevenzione. In giornata, infatti, dovrebbe essere effettuata una quarantina di altri tamponi, sempre tra persone entrate in contatto con i contagiati. E solo all’esito di questi si potrà dire con certezza assoluta che il focolaio è stato circoscritto.

Ieri sarebbero risultati negativi anche gli altri tamponi esaminati a Matera, dove si attendeva l’esito dei controlli sui contatti avuti, poco prima della scoperta della positività al covid 19, da un 22enne tornato all’inizio della scorsa settimana dalla Sardegna. Non ci sarebbero persone a rischio contagio, invece, a San Giorgio Lucano, dove è stata scoperta la positività di una coppia di rumeni rientrata in paese dai Balcani, ma auto-isolatasi, in maniera a dir poco encomiabile, in attesa dell’esito dei test. Resta fermo a 54, quindi, il numero dei pazienti attualmente positivi al covid 19 in Basilicata (residenti e non).

Tra questi, sono sempre 29 i richiedenti asilo trasferiti nelle scorse settimane da Lampedusa ai centri di accoglienza di Ferrandina (16), Irsina (12) e Potenza (1). Poi ci sono: a Tricarico, il ventenne rientrato da Pag e i suoi 7 familiari; i 4 ragazzi di Palazzo San Gervasio rientrati da Malta; la coppia di indiani residenti a Colobraro, e la coppia di rumeni di San Giorgio Lucano; le 2 badanti moldave domiciliate a Gorgoglione e Castronuovo Sant’Andrea; un tunisino residente a Montalbano Jonico; una ragazza di origini rumene residente a Matera, e il 22enne rientrato prima di ferragosto dalla Sardegna. Più un imprenditore di Moliterno rientrato nelle scorse settimane dall’Emilia Romagna; la ragazza di Calvello tornata dal Nord Italia, che avrebbe contagiato già un’altra persona in paese; e una ragazza rientrata nei giorni scorsi a Venosa dalla Lombardia.

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Fabio Grandinetti

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