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Il governatore della Basilicata Bardi, con i poteri speciali potrà intervenire la gestione delle emergenze migranti in caso di aste e gare d’appalto sull’affidamento della gestione di strutture d’accoglienza dei lavoratori stagionali


VIA libera con voto unanime alla legge regionale che attribuisce al presidente della giunta regionale, per l’anno in corso, poteri speciali sull’affidamento della gestione di strutture di accoglienza dei lavoratori stagionali in caso di gare deserte ed emergenze di vario tipo.
E’ questo l’esito della seduta del Consiglio regionale di ieri, che ha visto al primo punto dell’ordine del giorno l’esame della proposta di legge a prima firma del presidente del parlamentino lucano Marcello Pittella (Azione) e altri.

La nuova legge, spiega una nota diffusa ieri dal Consiglio: «affronta la tematica relativa alla eccezionalità di eventi che possono verificarsi allorquando, come nel caso dell’accoglienza dei lavoratori migranti stagionali, non si riesce ad attrezzare adeguatamente strutture idonee alla loro accoglienza, ovvero la progettualità e la programmazione, per cause non dipendenti dalla pubblica amministrazione, non trovano applicazione nella tempistica della vicenda».
«Si rende necessario, pertanto – si precisa nella relazione di accompagnamento al testo appena approvato – nel caso di gare deserte ovvero di situazioni che possono definirsi di emergenza, intervenire sull’impianto normativo regionale esistente al fine di contemplare queste nuove e diverse esigenze, attribuendo al presidente della Regione i poteri necessari ad intervenire con immediatezza e risolutezza sui problemi generatisi».
Lo stanziamento previsto ammonta a 50 mila euro annui.
Al termine della discussione è stato approvato anche l’emendamento presentato dal consigliere Roberto Cifarelli (Pd) che fissa al solo anno 2024 l’ambito temporale di applicazione della norma.

POTERI SPECIALI A BARDI PER LA GESTIONE MIGRANTI. IL COMMENTO DI CHIORAZZO

«Il nostro voto a favore, insieme alle altre forze politiche di minoranza, (…) rappresenta un atto di responsabilità a cui Basilicata Casa Comune non si è voluta sottrarre seppur le modifiche apportate alle normative vigenti intervengano in un contesto di colpevole ritardo da parte del governo regionale nell’affrontare la situazione emergenziale dei lavoratori stagionali lasciati per mesi senza alcuna assistenza ed in condizioni di vita disumane».
Questo il commento affidato, sempre ieri, a una nota dal vice presidente del Consiglio regionale Angelo Chiorazzo (Bacc).

«Ringrazio le organizzazioni e gli operatori del terzo settore – ha proseguito il consigliere regionale – per l’impegno profuso nell’assistere e tutelare, in particolar modo in questi mesi di campagna di raccolta, centinaia di lavoratori migranti stagionali che, come accade ormai da almeno trent’anni, arrivano sul territorio regionale con regolari permessi di soggiorno per essere impegnati in attività agricole e poi, purtroppo, ospitati in strutture fatiscenti con condizione igienico sanitarie proibitive».
«Tutto ciò – continua Chiorazzo -nonostante la regione disponga di risorse finanziarie adeguate a gestire le presenze temporanee e diversi siano i progetti, fermi al palo da anni, per la riqualificazione di strutture idonee all’ospitalità».

«Come Basilicata Casa Comune riteniamo che la parola accoglienza debba sempre essere accompagnata dalla parola integrazione, piuttosto che dalla parola sicurezza». Ha concluso il vicepresidente del Consiglio. «Quando accoglienza e integrazione camminano insieme anche quelle difficili condizioni di emergenzialità, legate ai lavori stagionali in agricoltura, possono essere superate rispettando e garantendo dignità, tutele e diritti a persone, prima ancora che a lavoratori, che con la loro presenza contribuiscono significativamente al sostegno di un comparto strategico per la Basilicata».

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