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Depositate le due candidature per la guida di Acquedotto lucano: l’amministratore uscente Andretta verso il bis e una serena conferma. A suo sostegno, oltre al centrodestra, anche sindaci di centrosinistra. Da Potenza Telesca non firma per il democratico Bernardo
POTENZA – Si annuncia una passeggiata di salute il voto di mercoledì prossimo nell’assemblea di Acquedotto lucano spa per l’amministratore uscente Alfonso Andretta. Nonostante gli sforzi dello sfidante individuato, dopo le solite tribolazioni, da sindaci e forze politiche di centrosinistra. Vale a dire l’ex sindaco di Colobraro, ed ex presidente dell’Anci Basilicata, Andrea Bernardo.
Ieri mattina (18 ottobre 2024), con più di mezza giornata di anticipo rispetto alla scadenza del termine statutario, sono state depositate le firme a sostegno di un secondo mandato da amministratore del “bardiano” Andretta. Una quarantina in tutto che dovrebbero rappresentare circa il 60% della platea azionaria della spa che gestisce il servizio idrico integrato in Basilicata. Incluse quelle del governatore Vito Bardi, il cui voto vale il 24% del totale. E di diversi sindaci di centri medio-grandi amministrati dal centrodestra che hanno un peso di tutto rispetto in assemblea. Come Francavilla, Pietragalla, Policoro, Viggiano, Nova Siri.
ANDREATTA VERSO IL BIS ALLA GUIDA DI ACQUEDOTTO LUCANO: I SUOI SOSTENITORI
A sorpresa, tra i sostenitori del bis di Andretta, ci sono anche sindaci di centrosinistra come Domenico Albano di Pisticci, considerato vicino al Pd, e Francesco Mollica di Venosa, dimessosi da vicepresidente di Azione dopo la scelta dei calendiani lucani di sostenere Bardi alle scorse elezioni regionali.
Significativa, poi, la firma di due renziani come Carmine Lisanti di Ferrandina e Luca Festino di Palazzo San Gervasio.
Grande assente, infine, il sindaco di Melfi, Giuseppe Maglione. Anche se i bene informati assicurano che al momento del voto non farà mancare il suo sostegno al candidato di centrodestra.
Clamorose anche diverse assenze annunciate tra i sottoscrittori della candidatura, formalizzata ieri in tarda serata, di un esponente del Pd come Bernardo. In particolare, a meno di sorprese dell’ultimo minuto, mancherebbero quella del suo successore alla guida dell’Anci, il sindaco di Brindisi di Montagna Gerardo Larocca, e quella del sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, osannato come il campione di un nuovo centrosinistra vincente, che avrebbe addotto come giustificazione la necessità di non inimicarsi Bardi dopo aver chiesto un aiuto della Regione per risolvere i problemi finanziari del capoluogo.
LE FIRME PER BENNARDO
Hanno firmato per Bernardo, invece, due pentastellati. Come il sindaco di Vietri, nonché presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano, e quello di Matera Domenico Bennardi, nel mirino del Pd della città dei Sassi che proprio nelle prossime ore potrebbe mettere fine alla sua amministrazione.
In un messaggio inviato a sindaci e amministratori locali di centrosinistra, Bernardo ha comunque ribadito l’intenzione di sfruttare l’assemblea di mercoledì prossimo per provare a ripristinare un consiglio di amministrazione al vertice di Al spa.
La sua candidatura ad amministratore unico, quindi, sarebbe stata un ripiego necessario, «non avendo ancora trovato un’apertura» in tal senso nel centrodestra.
Bernardo ha anche spiegato di voler riavviare le interlocuzioni avute come presidente dell’Anci: «tese a far percepire alla Regione Basilicata l’importanza anche dei comuni, soci al 51% e proprietari delle reti comunali, oltreché rappresentanti degli interessi legittimi dei cittadini a vedere ben gestito un bene importante come l’acqua».
«Amministratori comunali – ha concluso il candidato – che quindi legittimamente chiedono di partecipare alle decisioni societarie con un ruolo nel consiglio d’amministrazione e non meramente con ruolo ratificatorio in assemblea».
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