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Salta la discussione in Consiglio regionale sulla crisi idrica lucana. Dura reazione del Comitato acqua pubblica: «Sconcerto e rabbia»


POTENZA – E’ stata rinviata a data da destinarsi la discussione in Consiglio regionale, già prevista per oggi, sulla crisi idrica.
A comunicarlo ieri ai componenti del parlamentino lucano è stato il presidente dell’assise, Marcello Pittella (Azione).
«Considerato che il presidente della giunta regionale ha manifestato la sua disponibilità a partecipare alla discussione sull’argomento (…) in una prossima riunione del Consiglio, la cui data sarà stabilita in sede di conferenza dei capigruppo da convocarsi a breve, si comunica che lo stesso punto è rinviato a tale prossima riunione».

Questa la comunicazione di Pittella, che in base all’ordine del giorno della seduta di questa mattina avrebbe dovuto relazionare in prima persona sul punto. Una prospettiva che aveva scatenato la protesta dei consiglieri di minoranza, desiderosi di confrontarsi col governatore, nonché commissario straordinario per l’emergenza idrica, Vito Bardi.
Indignato il commento del Comitato acqua pubblica Camastra, che da settimane contesta la gestione della crisi idrica scatenata dal prosciugamento dell’invaso a servizio della rete idrica di Potenza e di altri 28 comuni della parte centrale e più alta del Basento. Vale a dire: Acerenza, Anzi, Avigliano, Albano di Lucania, Banzi, Baragiano, Brindisi Montagna, Campomaggiore, Cancellara, Castelmezzano, Forenza, Genzano di Lucania, Laurenzana, Maschito, Oppido Lucano, Picerno, Pietragalla, Pietrapertosa, Pignola, Potenza, Ruoti, San Chirico Nuovo, Satriano di Lucania, Tito, Tolve, Vaglio Basilicata, Trivigno, in provincia di Potenza. Più Irsina e Tricarico in provincia di Matera.

Una contestazione salita di livello subito dopo l’annuncio del progetto di utilizzare l’acqua del Basento per compensare l’esaurimento delle riserve idriche nella diga del Camastra.
«Sconcerto e rabbia. Questi i sentimenti che proviamo dopo aver appreso che il consiglio regionale di domani non discuterà dell’emergenza idrica». Così in un messaggio diffuso ieri dal Comitato. «Non è pensabile che, dopo le richieste pressanti della cittadinanza e di fronte a una situazione che appare ogni giorno più preoccupante, ancora una volta le massime istituzioni di questa regione decidano di non affrontare la questione. Esigiamo trasparenza, esigiamo rispetto».

Domani (20 novembre 2024), ad ogni modo, resta confermata la nuova riunione dell’unità di crisi presieduta dal governatore Vito Bardi. Proprio nelle ore in cui dovrebbero esaurirsi le ultime riserve utilizzabili all’interno della diga e dovrebbe essere ultimato il “bypass” per pompare nella rete idrica l’acqua del Basento prelevata poco più a valle. Tra i comuni di Castelmezzano e Albano di Lucania.
L’attesa, quindi, è per la decisione del governatore sull’attivazione delle pompe già immerse nel fiume da due giorni. E il prosieguo, o meno, delle interruzioni all’erogazione idrica nelle ore notturne.
Dopo la riunione dell’unità di crisi Bardi dovrebbe incontrare anche i sindaci dell’Anci.

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