3 minuti per la lettura
Cresce lo stress da proclamazione alla Regione Basilicata, attesa l’ufficializzazione dei nuovi eletti dopo le verifiche in Corte d’appello
POTENZA – Il titolo di primo dei non eletti della lista di Fratelli d’Italia di Potenza, che equivarrebbe a un seggio da consigliere supplente assicurato. Ma anche l’assegnazione dell’ultimo seggio ai meloniani, che potrebbe rideterminare anche quelli spettanti ad Azione e alla Lega.
Sono questi i verdetti attesi dall’ufficio elettorale regionale della Corte d’appello di Potenza su cui cresce l’attesa di consiglieri regionali in pectore e aspiranti tali. A quasi un mese dal voto del 21 e 22 aprile che riconsegnato la Regione Basilicata al centrodestra guidato da Vito Bardi.
La proclamazione degli eletti, che 5 anni fa era arrivata tre settimane dopo il voto, è attesa al più tardi per la metà della settimana entrante. Proprio il protrarsi delle verifiche sui verbali trasmessi dalle sezioni elettorali allestite in tutta la regione, però, nelle ultime ore ha alimentato non poche tensioni.
Da dirimere, infatti, resta la contesa per la “medaglia di legno” spettante al primo dei non eletti della lista dei meloniani di Potenza.
Una “medaglia di legno” contesa tra due candidati consiglieri divisi da appena 11 voti, l’assessore regionale uscente Alessandro Galella (4.050) e la consigliera uscente Donatella Merra (4.039), che pare destinata a trasformarsi in oro non appena Bardi nominerà la sua nuova giunta. Perché laddove fossero confermate le previsioni sulla nomina di due assessori meloniani è quasi certo che almeno uno di questi sarebbe individuato tra i tre consiglieri regionali eletti nella circoscrizione di Potenza : Carmine Cicala, Maddalena Fazzari e Michele Napoli. Quindi al suo posto, per effetto della legge elettorale vigente in Basilicata, subentrerebbe proprio il primo dei non eletti. Ovvero uno tra Galella e Merra, che dato lo scarto minimo col “rivale” ha comunque avviato una verifica approfondita, di suo, sui verbali delle singole commissioni.
Più sfuggente, ma anche suggestiva, la seconda questione su cui si attende una parola definitiva dell’ufficio elettorale.
A essere messa in discussione, in questo caso, è l’assegnazione dell’ultimo dei 4 seggi spettanti ai meloniani tra le circoscrizioni di Potenza e Matera. Ovvero lo schema “non definitivo” reso noto dal Ministero dell’interno all’indomani dello scrutinio, vede tre seggi assegnati alla lista circoscrizionale di Potenza e soltanto uno alla lista circoscrizionale di Matera, quello destinato all’assessore regionale uscente osimo Latronico.
L’ipotesi che si è andata facendo strada nelle ultime ore prevede, in particolare, due seggi per ognuna delle due liste circoscrizionali. Quindi il ritorno in Consiglio dell’attuale primo dei non eletti tra i candidati materani, Rocco Leone, a scapito di Napoli.
In un’eventualità simile, però, i 4 seggi in totale da assegnare alla maggioranza in provincia di Matera si esaurirebbero così: con l’elezione di Latronico, Leone, il forzista Michele Casino, altro assessore regionale uscente, e uno tra il leghista Domenico Tararanno, sindaco uscente di Bernalda, e Nicola Morea, sindaco uscente di Irsina. A rischiare il seggio, insomma, sarebbe uno tra Tataranno e Morea, che cederebbe a sua volta il seggio a uno tra i potentini Francesco Fanelli (Lega) e Anna Laino (Azione).
Un risvolto clamoroso, insomma, per cui secondo alcuni calcoli occorrerebbe uno scostamento di 7/800 voti rispetto ai dati diffusi subito dopo lo scrutinio. Un po’ troppi forse, perché possa materializzarsi davvero. Tanto che ai diretti interessati sarebbero già arrivate rassicurazioni da più parti.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA