X
<
>

Lo stabilimento Ferrosud di Matera

Share
2 minuti per la lettura

CINQUE minuti di riunione con i sindacati di categoria, per annunciare che lo stabilimento materano della Ferrosud è ufficialmente in vendita, e ci sono già potenziali acquirenti.
Così il commissario straordinario Antonio Casilli, ha confermato ai rappresentanti sindacali l’intenzione concreta di vendere. Ma chi potrebbe essere il potenziale acquirente? Nello stabilimento storico di Matera si continuerà a produrre convogli ferroviari? Che ne sarà delle maestranze, alcune delle quali particolarmente professionalizzate in anni di lavoro nel comparto ferroviario?

Sono queste le domande rimaste ancora senza una risposta ufficiale, che i sindacati oggi girano al ministero dello Sviluppo economico, che oggi dovrà dare il via libera alla relazione consuntiva presentata dal Cs Casilli ed al relativo Piano di vendita.

Casilli ha comunicato ai sindacati di aver depositato presso il tribunale di Arezzo, il programma per la prosecuzione dell’impresa, mentre i 65 dipendenti ancora in forza allo stabilimento si trovano in Cassa integrazione Covid ancora fino a giugno ed il sito produttivo è praticamente fermo in assenza totale di commesse.

Nello stesso tempo, Casilli ha informato di aver consegnato al Mise la relazione per la vendita del complesso, annunciando di essere fiducioso in una conclusione della partita entro il prossimo mese di luglio. I sindacati, dal canto loro, prima che si completi l’iter vogliono sapere a chi verrà venduto lo stabilimento e se rimanga nel settore ferroviario, come ci si auspica. Poi chiedono chiarezza sul futuro dei 65 lavoratori, con la garanzia che vengano tutti assorbiti dall’eventuale nuovo proprietario, senza rimanere nel limbo degli ammortizzatori sociali.

I sindacati vogliono sapere anche quale sia la solidità dell’eventuale acquirente e quale sia la prospettiva per quel sito. Sullo sfondo resta il paradosso di uno stabilimento, con attrezzature e maestranze, che non riesce a ripartire in un Paese dove tutte le aziende simi lavorano a pieno regime con Ferrovie italiane, che anzi spesso trasferisce all’estero del proprie commesse. Nei giorni scorsi, la notizia che la Ferrosud è stata dichiarata formalmente insolvente.

Uno status preoccupante per lavoro ed occupazione nello storico stabilimento materano, determinato dalla carenza di liquidità, scaturita anche dalla forte crisi per mancanza di commesse. L’udienza con i creditori è stata già fissata per il prossimo 9 settembre, data entro la quale si dovrebbe cercare di uscire dalle sabbie mobili, ma le prospettive non sono rosee.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE