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I sindacati durante il vertice di ieri a Torino

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TORINO – Rassicurazioni sui tagli paventati a Melfi – ma i sindacati sono cauti – e accelerazione su piano industriale ed elettrico. Stellantis lancia l’offensiva sull’elettrico e promette un piano industriale «aggressivo e di rottura», in arrivo tra la fine dell’anno e l’inizio del 2022. Alla prima assemblea degli azionisti del gruppo, nato il 16 gennaio dalle nozze tra Fca e Psa, il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Carlos Tavares presentano una società ambiziosa, «qualcosa di nuovo e di molto speciale» e parlano dell’inizio «di un nuovo viaggio entusiasmante».

In un incontro a Torino, intanto, l’azienda rassicura i sindacati metalmeccanici, preoccupati per i possibili tagli alla capacità produttiva in tutte le fabbriche italiane e in particolare a Melfi: la Direzione aziendale ha ribadito a Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri che è in corso la realizzazione del piano industriale presentato due anni fa e ha manifestato la volontà di condividere il nuovo piano man mano che prenderà forma. Ha inoltre affermato di non avere intenzione di ridurre la capacità produttiva in tutto il Paese ed a Melfi ma piuttosto immagina azioni finalizzate a fronteggiare il forte calo della domanda di mercato.

Cauti i sindacati: «Bene l’apertura del confronto e le rassicurazioni, ma restano dubbi e timori», commentano le sei sigle sollecitando un intervento del governo. Ferdinando Uliano (Fim) riferisce che su Melfi «sono in corso azioni di efficientamento e di riduzione dei costi». Meno ottimista Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom e responsabile automotive: «L’azienda ha confermato che c’è uno studio in corso per portare la produzione su una sola linea, ma al momento non sono previste iniziative. Abbiamo ribadito la nostra contrarietà. Il problema – ha aggiunto – è la totale assenza del Governo da un confronto che noi riteniamo assolutamente necessario».

Al premier Mario Draghi scrive la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che lamenta il silenzio dell’azienda sull’Italia e chiede che parte del Recovery Plan serva a rilanciare l’auto nel capoluogo piemontese.
La nuova mobilità è al centro dei progetti futuri del gruppo. «L’8 luglio – annuncia Tavares – si terrà lo Stellantis Electrification Day. Il nostro obiettivo è quello di triplicare nel 2021 le vendite di auto elettriche rispetto al 2020, raggiungendo le 400 mila unità, come indicato dal presidente John Elkann nella lettera agli azionisti di Exor. Nel 2021 il 14% delle auto vendute in Europa da Stellantis sarà elettrificato, con l’obiettivo di arrivare al 38% nel 2025 e al 70% nel 2030, negli Usa al 31% nel 2030. Entro il 2025 ogni modello di Stellantis negli Stati Uniti e in Europa avrà una versione elettrica (pura o ibrida plug-in)». Tavares spiega che verrà anche realizzata una nuova fabbrica per la produzione di batterie in America ed è prevista una terza in Europa, oltre a quelle in Francia e in Germania. Una nuova strategia sarà messa a punto anche per la Cina,

E’ già partito, intanto, il lavoro sul fronte delle sinergie. «Abbiamo iniziato con il piede giusto, si vedono già i primi risultati», sottolinea l’amministratore delegato di Stellantis. «E’ stato creato un ufficio per le sinergie per procedere all’integrazione: siamo sulla buona strada per raggiungere il livello previsto nel 2021. Vogliamo andare avanti con scelte radicali».
Agli azionisti, che approvano il bilancio 2020 e la proposta di distribuzione di un dividendo straordinario pari a 1 miliardo di euro, Elkann comunica che saranno presto nominati i nuovi manager e che un quarto dei ruoli sarà ricoperto da donne. «Stiamo lavorando affinché Stellantis abbia la migliore organizzazione possibile – sottolinea – con leader capaci e talentuosi che sappiano portare punti di vista differenti e siano accomunati dalla stessa apertura al cambiamento. Le esperienze di queste prime fasi mi rendono molto fiducioso verso il futuro e i risultati straordinari che potremo raggiungere insieme».

Elkann ricorda ai soci che «il 2020 è stato un anno di contrasti, che ha visto insieme momenti di crisi e creatività. Nello stesso periodo in cui abbiamo affrontato le numerose sfide che ci si presentavano per salvaguardare le nostra attività – afferma il presidente del gruppo – abbiamo anche compiuto enormi progressi nella creazione di qualcosa di nuovo e di molto speciale: Stellantis. Non dobbiamo dimenticare che Fca e Psa hanno dato vita a questa unione ambiziosa ed entusiasmante raggiungendo risultati straordinari e dimostrando una grande resilienza contro ogni tipo di avversità».

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