L’assistenza ad allievi disabili e, a destra, il garante per l’Infanzia e l’adolescenza di Basilicata Vincenzo Giuliano
3 minuti per la letturaPOTENZA – La campanella per il rientro in classe è appena suonata ma la scuola lucana continua a non essere a misura degli alunni disabili. Lo denuncia il garante dell’Infanzia e dell’adolescenza di Basilicata, Vincenzo Giuliano, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico 2023/24.
«Non è ancora iniziato il nuovo anno scolastico e già arrivano al Garante segnalazioni dalle famiglie di alunni disabili che non avranno più il loro insegnante di sostegno, con gravi ripercussioni sulla loro crescita formativa e relazionale» scrive non a caso Giuliano.
Nel formulare gli auguri di un proficuo anno scolastico ai ragazzi, ai dirigenti, agli insegnanti e a tutto il personale della scuola, il garante dell’Infanzia ha rimarcato «l’importanza della continuità didattica che non viene garantita al 59 per cento (dato nazionale) degli alunni disabili, e che per questi bambini/ragazzi è un grave danno perché l’insegnante di sostegno è una figura di riferimento a scuola indispensabile sia dal punto di vista didattico che relazionale.
La continuità didattica è un diritto -ha aggiunto Giuliano, che però non si traduce nella pratica, in quanto l’obbligo di rispettare le graduatorie per gli incarichi annuali la rende non attuabile. E intanto se manca il docente di sostegno titolare o il posto è vacante, può essere un calvario trovare il supplente annuale da nominare e può succedere che all’alunno con disabilità viene affidato un docente non specializzato, che non ha una preparazione specifica e che non ha chiesto nemmeno di insegnare ad alunni disabili».
Di qui l’appello del garante per l’Infanzia e l’adolescenza di Basilicata. che «chiede quindi con forza, provvedimenti che permettano ai dirigenti scolastici di mantenere un insegnante di sostegno – ha concluso Giuliano -, compresi i nominati a tempo determinato, per l’intero ciclo scolastico».
Sul sostegno agli allievi disabili era già intervenuta, tre giorni fa, la Filcom Fismic Basilicata chiedendo un incontro urgente al prefetto di Potenza e sottoponendo il problema al ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, in occasione della sua visita nella regione. La Filcom Fismic aveva denunciato «l’assenza di un Accordo di programma dettagliato per regolare e implementare le ore degli assistenti scolastici all’autonomia e alla comunicazione in favore degli alunni disabili per le scuole dell’infanzia primarie e secondarie».
«E’ inconcepibile come sia ancora presente la grave mancanza di ore dedicate ai lavoratori specializzati nel sostegno all’autonomia e comunicazione dei bambini portatori di handicap – aveva sottolineato l’organizzazione sindacale -. Questa carenza di ore per il personale di sostegno, dovuta anche dall’assenza di un Accordo di programma triennale che ne regola l’attività, va non solo a ledere i diritti dei lavoratori addetti, ma specialmente il diritto all’istruzione dei bambini affetti da disturbo psico-fisico.
Il piano straordinario di emergenza ora in uso, garantisce la copertura per un massimo di 60-70% della domanda di assistenza ai ragazzi diversamente abili e di conseguenza non permette ai lavoratori addetti la piena occupazione, per giunta in periodo dove i bambini con la legge 104 sono in aumento. Il diritto allo studio – aveva concluso – è uno dei primi diritti sanciti dalla Costituzione e questo vale per tutti i bambini, nessuna eccezione».
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