Un'immagine del tuffo tratto dal video circolato sui social
2 minuti per la letturaLAVELLO (POTENZA) – Potrebbe costare molto cara la bravata di un giovane di Lavello. Qualche sera fa si è reso protagonista di un episodio che ha spinto il Comune dauno a sporgere denuncia. Venerdì scorso in tarda serata si è letteralmente tuffato in uno dei monumenti della città: la fontana di piazza Matteotti. Come se non bastasse il tutto è stato ripreso con tanto di video postato sui social da un amico che lo ha incitato non poco a compiere il gesto. Il ragazzo, almeno dal video, appare alticcio, ma determinato a tuffarsi. Di contro nessuno dei presenti ha pensato bene di fermarlo. L’amministrazione comunale dopo aver visionato il video non ci ha visto nulla di goliardico. Anzi è passato ai fatti.
Sul suo profilo social ha diramato una breve nota. «Si comunica – è precisato – che è stata presentata formale denuncia presso la stazione dei Carabinieri di Lavello circa il video, circolato queste ore sui social, di un ragazzo che si “tuffava” nella fontana di Piazza Matteotti. Oltre alla pericolosità del gesto, la bravata ha danneggiato sia il sistema di illuminazione sia gli ugelli che regolano il getto d’acqua». Dunque la bravata ha danneggiato il monumento. Da quanto si è potuto apprendere comunque il ragazzo non sarebbe nuovo a episodi di questo genere. Anche se in questo caso, come sottolineato dai commenti presenti su facebook, i presenti o chi ha filmato poteva evitare che lo stesso facesse il tuffo e danneggiasse la fontana.
Questo episodio riporta alla mente, con le dovute proporzioni, un fenomeno in costante crescita. Negli ultimi tempi infatti molti cittadini si sono distinti in operazioni che hanno avuto come risultato quello di deturpare o offendere il patrimonio storico. L’ultimo in ordine di tempo la ragazza che si è fatta fotografare mentre era a cavalcioni sulla statua di Camilleri ad Agrigento. Ma spesso si vedono i tuffi nelle fontane storiche di Roma o come il selfie che una ragazza ha fatto a Pompei salendo su una casa storica o la foto del turista austriaco che ha danneggiato una statua del Canova. Tutte facce di una stessa medaglia. Tornando a Lavello con questa presa di posizione l’amministrazione spera che episodi di questo genere non accadano più.
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