La stazione di Potenza
3 minuti per la letturaSi salvano solo Ferrandina e Metaponto. Interrogazione al governatore Pittella del consigliere regionale Leggieri (M5S), che commenta i risultati del report elaborato dall’associazione ‘Non pendolari di Basilicata – Ciufer’
POTENZA – “A seguito di un report elaborato dall’associazione ‘non pendolari di Basilicata – Ciufer’ ho avuto modo di prendere coscienza della situazione delle diverse stazioni ferroviarie lucane e della presenza di numerose barriere architettoniche che impediscono l’accesso e la libera fruibilità dei servizi ferroviari da parte di persone con disabilità o a ridotta mobilità. In particolare, da quanto riportatomi, risulterebbe che solo le stazioni di Ferrandina – Pomarico – Miglionico e quella di Metaponto, sarebbero dotate di sottopassaggi, rampe per disabili e pensiline e percorsi tattili, ma comunque parziali, mentre tutte le altre stazioni presenti nel territorio regionale risultano non adeguate alla normativa di settore”.
Lo evidenzia il capogruppo del M5s Gianni Leggieri che dopo aver acquisito queste informazioni ha presentato un’interrogazione rivolta al presidente della Giunta regionale e all’assessore ai trasporti per conoscere quali interventi sono stati realizzati concretamente dalla Rfi e da ogni altro soggetto responsabile presso le stazioni ferroviarie presenti nel territorio lucano; quali sono gli interventi previsti per il futuro, i termini di intervento e le somme stanziate, e infine se il governo regionale ritiene doveroso intervenire per sollecitare interventi volti all’adeguamento della stazioni alle esigenze degli utenti diversamente abili”.
Solo Ferrandina, Pomarico, Miglionico e Metaponto sarebbero dotate di sottopassaggi, rampe per disabili e pensiline e percorsi tattili, ma comunque parziali: tutte le altre non sarebbero adeguate alla normativa di settore
“In base a quanto riportato dal sito della rete ferroviaria italiana – aggiunge – si evince che per favorire la mobilità e la fruizione dei servizi nelle stazioni da parte dei viaggiatori con disabilità o a ridotta mobilità, Rfi sta realizzando un programma di interventi di natura strutturale e tecnologica. Nelle circa 2000 stazioni medio/piccole e piccole già esistenti gestite interamente da Rfi (di cui circa 1700 gestite in telecomando da stazioni remote, cioè senza il presenziamento del personale addetto alla circolazione) – così come, per la parte relativa ai marciapiedi e ai sottopassi, nelle 103 stazioni medio-grandi gestite da Centostazioni – Rfi realizza graduali adeguamenti compatibili con i vincoli presenti (strutturali, architettonici, logistici, interruzioni circolazione) insieme ad interventi di riqualificazione o potenziamento”.
“Sempre dallo stesso sito – continua – si apprende che ‘gli adeguamenti strutturali in fase di realizzazione/in programma si aggiungono a quelli già realizzati negli ultimi anni, e cioè l’adeguamento di sportelli di biglietteria e di servizi igienici pubblici in circa; l’installazione di ascensori, piattaforme elevatrici e rampe fisse per consentire l’accessibilità ai binari nei sottopassaggi e passerelle aeree, oltre a scale mobili e tappeti mobili per migliorare la mobilità all’interno delle stazioni; la creazione di percorsi tattili per persone con disabilità visiva; l’innalzamento dei marciapiedi di stazione a 55 cm (anziché a 25 cm) sul piano del ferro per permettere a tutti i viaggiatori l’accesso a raso ai treni e consentire alle persone con disabilità motoria su sedia a ruote di muoversi in modo il più possibile autonomo”.
“Nel 2017 –conclude Leggieri – non è più tollerabile la presenza di barriere architettoniche che impediscano l’utilizzo del trasporti pubblico, quindi credo che sia necessario intervenire con rapidità ed efficacia per garantire la piena accessibilità ai viaggiatori con disabilità o a ridotta mobilità che partono o arrivano in Basilicata, scegliendo il treno come mezzo di trasporto”.
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