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OPPIDO – Cinque chilometri di cavi elettrici rubati, masserie senza corrente.
E’ quanto successo nei giorni scorsi in alcune contrade di Oppido. La segnalazione arriva direttamente da coloro che più di tutti stanno subendo gli effetti del furto.
Infatti come logica conseguenza c’è stata – e c’è ancora in alcune zone – l’interruzione del servizio di corrente elettrica.
Nonostante le sollecitazioni dei cittadini presso i call center dell’Enel, il danno non è stato ancora risolto.
L’escalation di furti (perché non ce ne sarebbe stato soltanto uno) parte la sera del 24 dicembre. I ladri colpiscono nella zona di contrada Scanzano e contrada San Francesco.
Il 25, grazie al pronto intervento dei tecnici dell’Enel, il danno viene sistemato e la corrente ritorna il giorno di Natale.
Il 26 dicembre sera altro furto – quello più ingente – in contrada Sant’Anastasia.
Ai tecnici dell’Enel la situazione è apparsa immediatamente più complicata.
Stavolta la quantità di cavo asportato è imponente. Si sta parlando probabilmente del più grosso furto di questo tipo in Basilicata.
Tanto per dare una cifra: cinque chilometri di cavo corrispondono più o meno a 50 tonnellate di peso.
Nonostante la celerità nell’intervenire da parte dei tecnici dell’Enel, ripristinare il tutto richiede diverso tempo tra progettazione, messa in opera, sicurezza e collaudo.
Dall’ufficio stampa della società fanno sapere che i tecnici sono a lavoro h24 per risolvere la questione e che, se non ci saranno più furti, la situazione potrebbe tornare normale a ridosso del capodanno o al massimo per la fine di questa settimana.
I cittadini dal canto loro sono esasperati.
Anche perché oltre alla questione relativa alla fornitura di corrente elettrica (c’è anche una denuncia all’Enel per interruzione di pubblico servizio), alcuni di loro hanno subito furti all’interno delle proprie aziende agricole. Un clima, dunque, tutt’altro che natalizio.
Non resta ora che attendere che i tecnici dell’Enel finiscano il proprio lavoro e che la situazione ritorni alla normalità. Furti, ovviamente, permettendo.
g. r.
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