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MARCONIA – Un’altra auto bruciata a Marconia, sempre nel cuore della notte.
Questa volta l’episodio si è verificato in via Pitagora. In fiamme, intorno alle 3.15 del 24 dicembre, una Opel Vectra parcheggiata in un portico, affacciato comunque su pubblica via.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Pisticci ed i Vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme. L’auto, appartenente a una famiglia di Marconia residente nella zona, è andata distrutta. L’episodio è oggetto d’indagine e segue a quello verificatosi nella notte del 21 dicembre scorso, quando in via Milione, in una strada peraltro non distante da via Pitagora, bruciò una Fiat Punto.
A fine ottobre, sempre a Marconia, bruciò una Citroen C3 in una zona centralissima, nei pressi dell’istituto alberghiero.
Nel centro jonico, inevitabilmente, iniziano a serpeggiare inquietudine ed interrogativi sulla natura di questi roghi e sulla eventuale connessione fra gli episodi. Dalle indagini tecniche dei Vigili del fuoco, tuttavia, si accredita l’ipotesi del caso accidentale, come spiega il capitano Sirsi, alla guida della Compagnia dei carabinieri di Pisticci: «I Vigili del fuoco ci hanno anticipato che l’incendio di stanotte è stato determinato da un cortocircuito del motorino di avviamento. Attendiamo il referto completo, ma questo è quanto emerso in seguito alle verifiche fatte subito dopo aver spento l’incendio”. Sembra, insomma, che l’indagine sulle cause dell’accaduto questa volta sia tecnicamente più semplice rispetto agli altri due episodi e che gli esiti dei sopralluoghi tecnici abbiano potuto dare sin da subito alcune evidenze marcate.
Certo, resta la propensione a connettere tre episodi di incendi notturni di auto nello stesso centro abitato a distanza di due mesi e, di questi, gli ultimi due a distanza di tre giorni, poiché il caso è quantomeno statisticamente molto curioso e per questo alimenta i comprensibili dubbi che tutti si augurano possano essere ulteriormente fugati con il completamento delle indagini.
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