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«In bocca al lupo a voi studenti per il percorso che porterà tutti voi nel mondo del lavoro. Noi non nasciamo liberi, nessuno si illuda. Siamo in equilibrio precario tra la mediazione, il compromesso e la svolta». Lo ha detto – secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa – il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo stamani, presso la sede dell’Azienda sanitaria di Matera, all’inaugurazione dell’anno accademico 2015/2016 alla presenza di Maurizio Ricci Rettore dell’Università di Foggia, con la quale l’Asm ha istituito il corso di laurea di Scienze infermieristiche a Matera che prevede l’avvio delle lezioni per
trenta unità. «La società italiana – ha aggiunto il governatore lucano – ha fondato in questo scambio non proprio virtuoso la propria
storia. Ora l’Italia deve riappropriarsi della libertà che non ha mai avuto. Parto da qui perché vorrei che non si rinunciasse
a cambiare le cose. Per far questo abbiamo bisogno della conoscenza e per fare in modo di poter incidere positivamente
attraverso questo patrimonio nella nostra società. Abbiamo faticato molto per creare in Basilicata la cultura del cambiamento. Dobbiamo provare attraverso l’impegno la conoscenza e lo studio ad ottenere un protagonismo verso le cose che ci
appartengono». Secondo Pittella, «bisogna rivolgere la propria domanda di salute verso strutture dove c’è più frequenza, più manualità e quindi più sicurezza. La nostra é una sanità che consegna nuove opportunità, ma guarda ad un nuovo approccio. Si può calare nel consenso, ma si salva questo Paese. In sanità serve professionalità, serietà e umanizzazione. Noi abbiamo inaugurato un rapporto virtuoso e proficuo con l’Università di Foggia, recuperando un rapporto col nostro vicino. Dobbiamo ritrovare altri ambiti di collaborazione possibilmente inediti sul piano regionale soprattutto nell’ambito della ricerca. Non ci spaventiamo della contaminazione, noi siamo nel mondo. Noi abbiamo bisogno degli altri così come gli altri hanno bisogno di noi. Così si evita una sommaria valutazione della classe dirigente, che siamo un pò tutti. Serve per difendere la tradizione millenaria di un luogo. Non serve la rivendicazione. La Basilicata – ha detto senza mezzi termini – si oppone alla macro regione, ma si apre alla cooperazione interregionale. Quando decidi di cambiare devi aspettarti le frustate. Con Quinto e Maglietta costruiremo grandi sfide che si collochino all’interno in una grande visione e un progetto. Noi entro il 2016 riorganizzeremo la sanità tutta, con 18 ospedali e poco più di 500000 abitanti non si può andare avanti. Si può riconvertire senza sopprimere. C’è ancora un grande sforzo che proviamo a fare, riguarda la facoltà di medicina in Basilicata, siamo in una fase avanzata di dialogo per portare qui la facoltà di medicina dell’Università di Malta che faccia qui un corso di medicina in inglese. Per fare della Basilicata una delle realtà più avanzate in Europa. Se vogliamo qualificare Matera e la Basilicata – ha concluso Pittella – dobbiamo fare nel merito questo lavoro».

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