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POTENZA – E’ stato condannato a 3 anni e 8 mesi Rocco Vitacca, l’ex responsabile 25enne dell’Azione cattolica di Laurenzana accusato di induzione alla prostituzione di 3 ragazzi minorenni.
Lo ha deciso ieri il gup Tiziana Petrocelli al termine del processo che si è svolto con il rito abbreviato, superando la richiesta del pm Annagloria Piccininni che si era fermata a 3 anni e 4 mesi.
Vitacca, assistito dagli avvocati Antonio Bonsera ed Enrico Troccoli, è stato giudicato colpevole di aver adescato i minori in vario modo, anche attraverso i social network, e di averli convinti a fare sesso con lui in cambio di poche decine di euro, anche in ricariche telefoniche.
Gli inquirenti erano arrivati al 25enne di Laurenzana già alla fine del 2013 quando una donna aveva denunciato uno strano tentativo di estorsione.
Una donna, 42enne iscritta programma regionale di contrasto della povertà e madre di 2 bimbi, si era rivolta ai carabinieri dopo aver ricevuto una lettera anonima all’indirizzo di casa.
Il suo contenuto sarebbe stato piuttosto esplicito con la rivelazione dell’esistenza di un video che la ritraeva «ubriaca» in un locale del paese durante i festeggiamenti della notte di Halloween. Da qui l’“invito” a pagare 3mila euro, altrimenti una copia sarebbe stata inviata al marito – extracomunitario in Germania per motivi di lavoro – e agli assistenti sociali che le avrebbero potuto togliere i figli.
L’anonimo diceva proprio così, rimandando l’indicazione della data e del luogo della consegna a una seconda comunicazione. Ma quando è arrivata i militari erano già stati allertati dalla donna, perciò è bastato poco per allestire una trappola per il video-ricattatore. Si sono nascosti e hanno piazzato una telecamera per riprendere tutto.
Vitacca venne arrestato in flagranza poi i militari sono andati a casa sua e gli hanno sequestrato telefonini e computer. Proprio gli accertamenti condotti dal Ris su questi supporti informatici avrebbero svelato l’esistenza del giro di prostituzione minorile, che avrebbe fatto capo a al 25enne. Mentre non hanno dato esito quelli sul computer della canonica frequentata da Vitacca, sequestrato il giorno del suo secondo arresto, che sarebbe risultato formattato poco prima.
Ieri in aula era presente il legale di una soltanto delle presunte vittime, che si è costituita come parte offesa, assistita dall’avvocato Francesco Fabrizio.
l.amato@luedi.it
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