X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

VIGGIANO –  «La costituzione di  una struttura operativa e permanente (h24) nella zona industriale di Viggiano; l’istituzionalizzazione di un tavolo permanente di controllo, valutazione e proposta e la rivisitazione delle soglie di riferimento dei parametri relativi alla presenza di idrocarburi non metanici (NMHC), oltre a quelli già studiati per SO2 e H2S».

Sono le tre proposte operative redatte in un documento congiunto dai sindaci dell’Alta Val d’Agri,  al termine dell’incontro svoltosi presso il Comune di Viggiano, avente per oggetto gli «incidenti e le anomalie del Centro Olio Val d’Agri (Cova) verificatesi in modo frequente, sopratutto negli ultimi due mesi».

All’incontro che si è svolto lo stesso giorno  in cui si è verificato l’ultimo incidente al Cova, hanno partecipato i sindaci dei Comuni valligiani, il neo direttore dell’Arpab, Edmondo Iannicelli, i rappresentanti della Regione Basilicata, il responsabile del Dime, Enrico Trovato, i rappresentanti della Shell, al fine di «salvaguardare – sottolineano nel documento gli amministratori –  la salute dei cittadini, l’ambiente e la sicurezza degli abitanti della Val D’Agri».

Per i sindaci, tre i punti o meglio le proposte fondamentali: la prima che su «suggerimento del presidente Pittella l’avvio dell’istituzionalizzazione di un tavolo permanente tecnico  politico che svolga funzioni di controllo, valutazione e proposta».

Poi, «l’integrazione necessaria –  comunicano nella nota gli amministratori –  della deliberazione n. 983 del 6 agosto 2013, della Giunta della Regione Basilicata, avente ad oggetto “Norme tecniche ed azioni per la tutela della qualità dell’aria nei comuni di Viggiano e Grumento Nova”, estendendo la misurazione dei parametri relativi alla presenza di idrocarburi non metanici (NMHC), oltre a quelli già studiati per SO2 e H2S».

«Per tutti e tre i parametri – evidenziano –  occorrerà rivedere le soglie di riferimento allineandole possibilmente a quelle previste dall’Organizzazione Mondiale della Sanità».

Inoltre su idea del primo cittadino di Viggiano, Amedeo Cicala in condivisione con tutti, «la costituzione di  una struttura operativa e permanente (h24) nella zona industriale di Viggiano, attraverso la quale effettuare controlli e interventi immediati, sia nell’ordinarietà, sia nella straordinarietà (incidenti/emergenze) degli eventi attinenti il Centro Olio».

La convinzione dei sindaci che «attraverso questa  proposta – spiegano –  si possa meglio tutelare la sicurezza, la salute e l’ambiente e ridare un po’ di sicurezza a tutta la comunità valligiana». E data la gravità della situazione, aggiungono «è stato chiesto che all’istituendo tavolo permanente tecnico politico sia imprescindibile la presenza del presidente della Regione Basilicata,  in quanto siamo sicuri – levano –  che  solo in tal modo si riesca ad accelerare i processi decisionali”. Ed infine l’aut aut dei Primi cittadini ai rappresentanti di Eni e Shell che il “reiterarsi di tali continui episodi nel Cova porterà, purtroppo, a drastiche decisioni e ad operare ogni e più utile azione consentita dalla norma».

Nel frattempo questa mattina presso l’Osservatorio Ambientale della Val d’Agri si svolgerà il Convegno “Telerilevamento satellitare per lo studio del gas flaring: stato dell’arte e prospettive future”. Il Convegno è organizzato dall’Imaa-Cnr (Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale del Consiglio Nazionale delle Ricerche) in collaborazione con la Scuola di Ingegneria dell’Università degli Studi della Basilicata, nell’ambito della Convenzione tra Imaa-Cnr e Regione Basilicata (“Collaborazione e cooperazione tra Regione Basilicata e Imaa-Cnr per lo sviluppo di attività di rafforzamento di networking di ricerca internazionali sulle specifiche tematiche di interesse per la Val d’Agri”).

Share

TI potrebbe interessare

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE