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VIGGIANO – «La costituzione di una struttura operativa e permanente (h24) nella zona industriale di Viggiano; l’istituzionalizzazione di un tavolo permanente di controllo, valutazione e proposta e la rivisitazione delle soglie di riferimento dei parametri relativi alla presenza di idrocarburi non metanici (NMHC), oltre a quelli già studiati per SO2 e H2S».
Sono le tre proposte operative redatte in un documento congiunto dai sindaci dell’Alta Val d’Agri, al termine dell’incontro svoltosi presso il Comune di Viggiano, avente per oggetto gli «incidenti e le anomalie del Centro Olio Val d’Agri (Cova) verificatesi in modo frequente, sopratutto negli ultimi due mesi».
All’incontro che si è svolto lo stesso giorno in cui si è verificato l’ultimo incidente al Cova, hanno partecipato i sindaci dei Comuni valligiani, il neo direttore dell’Arpab, Edmondo Iannicelli, i rappresentanti della Regione Basilicata, il responsabile del Dime, Enrico Trovato, i rappresentanti della Shell, al fine di «salvaguardare – sottolineano nel documento gli amministratori – la salute dei cittadini, l’ambiente e la sicurezza degli abitanti della Val D’Agri».
Per i sindaci, tre i punti o meglio le proposte fondamentali: la prima che su «suggerimento del presidente Pittella l’avvio dell’istituzionalizzazione di un tavolo permanente tecnico politico che svolga funzioni di controllo, valutazione e proposta».
Poi, «l’integrazione necessaria – comunicano nella nota gli amministratori – della deliberazione n. 983 del 6 agosto 2013, della Giunta della Regione Basilicata, avente ad oggetto “Norme tecniche ed azioni per la tutela della qualità dell’aria nei comuni di Viggiano e Grumento Nova”, estendendo la misurazione dei parametri relativi alla presenza di idrocarburi non metanici (NMHC), oltre a quelli già studiati per SO2 e H2S».
«Per tutti e tre i parametri – evidenziano – occorrerà rivedere le soglie di riferimento allineandole possibilmente a quelle previste dall’Organizzazione Mondiale della Sanità».
Inoltre su idea del primo cittadino di Viggiano, Amedeo Cicala in condivisione con tutti, «la costituzione di una struttura operativa e permanente (h24) nella zona industriale di Viggiano, attraverso la quale effettuare controlli e interventi immediati, sia nell’ordinarietà, sia nella straordinarietà (incidenti/emergenze) degli eventi attinenti il Centro Olio».
La convinzione dei sindaci che «attraverso questa proposta – spiegano – si possa meglio tutelare la sicurezza, la salute e l’ambiente e ridare un po’ di sicurezza a tutta la comunità valligiana». E data la gravità della situazione, aggiungono «è stato chiesto che all’istituendo tavolo permanente tecnico politico sia imprescindibile la presenza del presidente della Regione Basilicata, in quanto siamo sicuri – levano – che solo in tal modo si riesca ad accelerare i processi decisionali”. Ed infine l’aut aut dei Primi cittadini ai rappresentanti di Eni e Shell che il “reiterarsi di tali continui episodi nel Cova porterà, purtroppo, a drastiche decisioni e ad operare ogni e più utile azione consentita dalla norma».
Nel frattempo questa mattina presso l’Osservatorio Ambientale della Val d’Agri si svolgerà il Convegno “Telerilevamento satellitare per lo studio del gas flaring: stato dell’arte e prospettive future”. Il Convegno è organizzato dall’Imaa-Cnr (Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale del Consiglio Nazionale delle Ricerche) in collaborazione con la Scuola di Ingegneria dell’Università degli Studi della Basilicata, nell’ambito della Convenzione tra Imaa-Cnr e Regione Basilicata (“Collaborazione e cooperazione tra Regione Basilicata e Imaa-Cnr per lo sviluppo di attività di rafforzamento di networking di ricerca internazionali sulle specifiche tematiche di interesse per la Val d’Agri”).
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