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MATERA – Continua a tenere banco il caso della Tari al Comune di Matera. Ma non solo la questione politica e i dati del salasso con relativo rimpallo di responsabilità che ha avuto grande riscontro ed attenzione nelle ultime settimane. Oggi la questione diventa di fatto tecnica con i relativi interventi a partire da Federconsumatori, all’ex assessore Giordano che chiedono di fatto chiarimenti sul come i cittadini devono comportarsi per tempistiche, ritardi e modalità di pagamento.
La prima questione sollevata è il fatto che al 6 di dicembre in molte case dei materani le cartelle relative alla Tari ed al suo pagamento non sono ancora arrivate e questo risulta un primo interrogativo e in qualche caso un motivo di allarme e preoccupazione.
La seconda questione sollevata dalla Federconsumatori rispetto alla Tari è il fatto che la dilazione del pagamento in cinque rate non potrà di fatto più avvenire perché le rate di ottobre e novembre sono già passate e dunque una gran parte del pagamento dovrà avvenire entro il 31 dicembre. Una novità che accompagnata all’aumento previsto rischia seriamente di pesare ancora di più sulle tasche dei cittadini.
La terza questione poi è quella riguardante la Tasi, qui la confusione regna sovrana. La giunta infatti aveva aumentato dello 0,8 per cento la percentuale di pagamento sugli immobili, il Consiglio il 27 agosto aveva ridotto l’aumento allo 0,6.
La convalida di Consiglio del 26 ottobre scorso aveva di fatto portato l’Amministrazione a confermare la decisione di giunta e l’aumento dello 0,8 salvo interventi e sanatorie da parte del Governo nazionale. Ad oggi il pagamento della Tasi dovrà prevedere un’aliquota di 1,6 o di 1,8 per il pagamento dei cittadini?
Su questi punti ed al di là delle questioni e delle responsabilità politiche è opportuno far chiarezza, aiutare i cittadini a fare le scelte giuste e non giocare su equivoci che possono ulteriormente gravare sugli stessi cittadini.
La questione delle responsabilità pare essere ben chiara e anche l’ultimo comunicato dell’assessore Quintano la definisce in termini che esplicitano la posizione dell’Amministrazione, la questione dei ritardi nell’arrivo delle cartelle, delle rate che non potranno più essere cinque, dell’aliquota da applicare per la Tasi sono invece domande che continuano ad attendere una risposta. In termini di chiarezza e senza equivoci per evitare che i cittadini oltre al danno, già evidente (a prescindere dalle responsabilità) subiscano anche la beffa di pagamenti non rispondenti a quanto stabilito. Già perchè quanto stabilito non è chiaro.
Ed a prescindere dai motivi, indicare una strada da seguire che tuteli i cittadini innanzitutto è un dovere a cui ogni Amministrazione deve rispondere.
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