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POTENZA – Saranno 4 gli appuntamenti organizzati da “Cittadinanza attiva per lo sviluppo sostenibile del territorio” (Cast) nel quartiere di Poggio tre Galli”. Il primo, ospitato ieri nell’auditorium “Angelo Laurino”, si è tenuto alla presenza del sindaco del capoluogo, Dario De Luca. Si è trattato sostanzialmente di un avvio delle attività del “Laboratorio di urbanistica partecipata per la riqualificazione del quartiere”.
«Favorire e sperimentare processi partecipativi alla definizione delle scelte di governo della città – ha spiegato il coordinatore del progetto, Piergiuseppe Pontrandolfi – rappresenta una condizione ormai ineludibile per dare efficacia ai processi di pianificazione del territorio e per conseguire risultati utili ad incrementare la qualità della vita».
“Insieme a Poggio tre Galli”, questo l’argomento che ha caratterizzato l’incontro di ieri, ha voluto riunire cittadini e amministratori per discutere del progetto e iniziare a mettere a punto le «strategie d’intervento per la riqualificazione del già esistente e lo sviluppo del necessario».
Il Cast, è emerso durante il convegno, si ispira ai principi generali di “equità, efficienza e limitazione nel consumo delle risorse”.
Il progetto, promosso nell’ambito del programma “Visioni urbane” della Regione, nasce con l’intento di contribuire allo sviluppo di iniziative di partecipazione attiva dei cittadini che saranno coinvolti, insieme agli amministratori e alle associazioni, nella sperimentazione del “Laboratorio d’urbanistica partecipata” sui temi della rigenerazione urbana, l’iniziativa sviluppa quanto già sperimentato nel 2010 da un gruppo di ricercatori di Unibas e «l’area urbana interessata – ha aggiunto Pontrandolfi – è quella occidentale della città, comprendente il quartiere di Poggio tre Galli, la “zona G” e l’area del cosiddetto centro studi in cui ricadono molti istituti scolastici». Questi contesti sono stati scelti per la situazione in cui versano.
Il quartiere, infatti, è stato realizzato sulla base di un piano di zona degli anni ‘70 e ‘80 ma sono ancora in corso interventi di completamento. In anni recenti le originarie previsioni urbanistiche sono state oggetto di variazioni che hanno comportato una significativa trasformazione della struttura urbana del quartiere. Nonostante gli stravolgimenti del progetto originario il quartiere presenta, comunque, aspetti positivi in termini di qualità della vita e problematiche che andrebbero risolte.
«A fronte di potenziali aree e spazi che potrebbero essere utilizzati per promuovere una complessiva riqualificazione urbanistica dell’area – ha spiegato ancora il coordinatore del progetto – esistono potenziali rischi, anche legati ad alcune previsioni del Regolamento Urbanistico che potrebbero rappresentare elementi di congestione e degrado degli spazi esistenti».
Si parlerà dunque, durante il ciclo dei 4 incontri previsti, “di traffico, mobilità, verde urbano e biodiversità”. Ampio spazio verrà dedicato alla discussione per il completamento dell’area del Centro Studi e alla tematica dei rifiuti e della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.
«Per i temi da affrontare e per il particolare ambito urbano interessato – ha concluso Pontrandolfi – un ruolo importante potrà essere svolto dagli studenti e dai docenti delle istituzioni scolastiche presenti nell’area». Nella fase iniziale del “Laboratorio” grande attenzione sarà rivolta alla conoscenza del territorio, come costruzione collettiva e condivisa in base all’interazione fra attori diversi. Dalla discussione di quanto emergerà nella “fase conoscitiva” si svilupperà il processo di valutazione finalizzato a definire i problemi più importanti che interessano il quartiere. La condivisione dei problemi avvierà la discussione e la definizione degli obiettivi su cui articolare strategie d’intervento. Queste ultime saranno, infine, indicate e descritte per offrire un contributo di discussione ulteriore e sottoporre le proposte all’amministrazione comunale, indicando eventuali priorità, perché possano essere recepite nei documenti di pianificazione e programmazione del Comune, con particolare riferimento alla programmazione dei prossimi fondi comunitari 2014-2020. Nel mese di febbraio 2016, a conclusione del laboratorio, si organizzerà un incontro per discutere le strategie e gli interventi proposti.
«La mia presenza al convegno – ha spiegato il sindaco De Luca a margine dell’incontro – è una presenza d’ascolto. Si tratta di un progetto importante, che crede fermamente nel valore della partecipazione. Ritengo che Cast sia molto utile, non solo per l’area di Poggio tre Galli ma per l’intera città capoluogo».
Partecipare «“dal basso” alle decisioni urbanistiche – ha concluso il primo cittadino – e soprattutto ascoltare i veri protagonisti dei quartieri, è il modo migliore per avere una città migliore».
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