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MATERA – E’ arrivata lo scorso 19 di novembre la diffida dell’Ufficio Governo del Territorio della Regione Basilicata firmato dal dirigente Carmela Santoro che obbliga il Comune di Matera ad adottare entro 40 giorni il regolamento urbanistico.
Se non dovesse succedere ed allora sarà la Regione a nominare un proprio rappresentante e non più attraverso l’approdo in Consiglio comunale.
«E’ successo ciò che temevo e di cui avevo espressamente parlato, cercando di velocizzare un iter perchè a differenza del passato il termine posto dalla Regione è perentorio» spiega Giovanni Scarola presidente della commissione Urbanistica al Comune di Matera ed esponente del Partito Democratico, « la diffida della Regione Basilicata al Comune di Matera per l’Adozione del Regolamento Urbanistica è stata notificata.
Mentre io ad agosto avevo allertato l’Amministrazione Comunale sulla necessità di avviare l’iter per l’Adozione del Regolamento Urbanistico ai sensi della legge 23 /99 della Regione Basilicata.
Il comma 1 dell’art.44 delle legge regionale stabilisce che i Comuni sono tenuti ad provvedere all’adozione del regolamento urbanistico e entro il termine perentorio del 30 settembre 2015, pena l’applicazione del successivo art.46 che recita: “In caso di mancato rispetto dei termini di cui all’art. 44 o degli altri adempimenti cui gli Enti Territoriali sono tenuti ai sensi della presente legge, la Giunta Regionale stabilisce un termine perentorio di esecuzione, trascorso il quale esercita i poteri sostitutivi per il compimento degli atti necessari. Le spese relative sono a carico del bilancio dell’Ente inadempiente».
La regione ha concesso ulteriori 40 giorni al Comune di Matera per procedere all’adozione del regolamento urbanistico.
Trascorso il termine concesso la programmazione urbanistica della nostra Città sarà decisa in un’unica stanza da un burocrate nominato dalla Giunta Regionale di Basilicata con spese a carico della comunità materana.
L’aula naturale per la discussione della programmazione delle Città è quella solita di riunione del Consiglio Comunale e Matera rischia di perdere quest’occasione. Esorto il sindaco a rispettare il termine concesso».
Adesso il percorso avviato in sede di conferenza di pianificazione e con l’esame del provvedimento in commissione consiliare dovrà inevitabilmente essere accelerato per cercare di arrivare entro la fine dell’anno al traguardo che viene indicato dalla Regione. «Due le differenze con il passato, la prima è che stavolta la Regione non sembra intenzionata a concedere deroghe, prima il termine perentorio che è stato fissato e ora la diffida ne sono la testimonianza di fatto. Il secondo elemento è che oggi c’è un Regolamento urbanistico pronto che si può velocemente e nei tempi indicati riuscire a portare in Consiglio comunale».
Lo stesso Scarola aveva provveduto a ricordare che «Il progetto di R.U. della Città di Matera, redatto dallo Studio del Prof. Nigro ed esaminato nel corso di tre Amministrazioni ( Porcari, Buccico e Adduce), ha concluso sia la fase di valutazione della Conferenza di Pianificazione, con l’autorizzazione all’adozione in Consiglio Comunale, sia quella della preventiva Valutazione Ambientale Strategica ( V.A.S.).
La Giunta Comunale con deliberazione n. 178 del 24/04/2015, ha acquisito il verbale della Conferenza di Pianificazione del 25 marzo 2015, con cui la stessa autorizzava il Comune di Matera all’adozione del R.U. in consiglio comunale, prendeva atto della conclusione della procedura e inviava all’esame del C.C. lo stesso R.U.
L’adempimento di tali obblighi e il laborioso iter previsto per legge, che il Comune di Matera ha concluso, ha avuto una parziale attuazione sul territorio regionale tenuto conto che, ad oggi, i Comuni dotati del nuovo strumento urbanistico si attestano intorno ad una percentuale non superiore al 30%». Tutti elementi che sottolineano la necessità di completare il percorso. Non più e non solo un’indicazione di carattere politico ma una diffida vera e propria arrivata ufficialmente dalla Regione.
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