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MATERA – «L’occasione del Capodanno in diretta su Rai 1 è per Matera una vetrina pubblicitaria molto importante, ma un valore aggiunto in termini economici per noi albergatori quasi sicuramente non ci sarà, perché il periodo natalizio è ormai da anni già molto attivo turisticamente», ha affermato il presidente del Consorzio albergatori materani, Nunzio Olivieri.
Un investimento di quattro o di cinque anni per una cifra ancora imprecisata; decine o centinaia le persone dello staff che giungeranno nella città dei Sassi; per non parlare della forte affluenza dei cittadini e dei turisti. Ma il richiamo più importante sarebbe quello d’immagine.
Ancora tanti punti interrogativi, tanti dubbi, non ancora confermati né dalla Regione, né dalla Rai; ma Matera è davvero pronta per tutto questo?
In un periodo come quello natalizio in cui gli eventi nella città non mancano, primo fra tutti il presepe vivente, un momento dell’anno in cui già una gran quantità di gente si riversa su Matera, c’è la possibilità di accogliere un numero di persone ancora maggiore del solito? Le associazioni di categoria, non risultano turbati, anzi.
Per Olivieri, però, «sarebbe auspicabile concentrare alcuni eventi, ove possibile, in periodi un po’ più morti, come è successo quest’anno a febbraio con il remake del film “Ben-Hur”, ma comunque il Capodanno di Rai 1 è un evento unico». Anche per il presidente di Confesercenti Matera, Francesco Lisurici, quest’occasione è un evento eccezionale che attesta ancora di più l’internazionalità di Matera, quindi «i commercianti non possono che essere contenti, ma bisogna organizzarsi per accogliere questa moltitudine di gente che verrà». Come farlo?
La risposta di Lisurici è semplice: «Aumentando gli orari di apertura delle attività e anche il personale; in questa maniera migliora anche l’occupazione dei giovani materani e delle zone limitrofe che un domani penseranno di stabilirsi definitivamente nella città, con un conseguente aumento di popolazione e meno fuga dei cervelli.
Non si parla quindi dell’occasione di un’unica serata, è un ciclo quello che a Matera si è innescato (ovviamente grazie anche alla nomina di Capitale della cultura europea 2019) e noi dobbiamo farlo muovere».
Resta il fatto che per accogliere in maniera adeguata tutto lo staff organizzativo, quindi gli operatori televisivi, i truccatori, i costumisti, nonché gli artisti, ci si sarebbe dovuti muovere un po’ prima, e infatti Olivieri ha così commentato: «Il mio albergo è già pieno da tempo, ma ho dato la disponibilità allo staff organizzativo di una decina di camere.
Inoltre, abbiamo consigliato ad alcune strutture del metapontino di rimanere aperti nel periodo in questione; ma sicuramente ci daranno una mano anche gli albergatori di Altamura e delle vicinanze».
Invece, in merito alla questione dell’aumento dei posti letto e della creazione di nuove strutture ricettive, risollevata di recente dal sindaco, il presidente del Consorzio albergatori materani, ha così commentato.
«Manca un controllo più puntuale nel settore extralberghiero: dai criteri, ai requisiti, dalle autorizzazioni, all’assunzione regolare del personale.
Per consentire di rispondere al meglio alla sfida che Matera ha iniziato nell’ottobre 2014, c’è bisogno prima di tutto di questo ulteriore passo e poi di altre strutture».
Dunque, le associazioni di categoria si rivelano pronte ed entusiaste per la notte di San Silvestro, non resta che iniziare già a mangiare qualche porzione portafortuna di cotechino e lenticchie.
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