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MATERA – «Le autorizzazioni ci sono tutte, andiamo avanti con i lavori, non c’è alcun motivo di fermarsi».
Pierfrancesco Pellecchia presidente dell’Ente Parco della Murgia spiega nel dettaglio la questione, che ha suscitato non poche discussioni negli ultimi giorni, del ponte in legno che dovrà attraversare le due sponde della Gravina per congiungere i Sassi con il Parco. «Un intervento che ha un impatto minimo, soprattutto un intervento che noi abbiamo presentato nel dettaglio con una conferenza stampa che aveva l’aria di un’assemblea pubblica per le tante presenze. In quella sede abbiamo illustrato il nostro progetto ma in queste settimane nessuna voce si è alzata per fare delle critiche, è capitato ancora di parlarne nel corso di altri appuntamenti ma mai nessuno ha avanzato i dubbi sul tipo di intervento che volevamo mettere in atto. Neanche nel corso del sopralluogo fatto sul posto il 26 luglio malgrado anche la presenza di esponenti di Legambiente vi sono stati rilievi o sollevate questioni. Con Legambiente ci siamo sentiti continuamente anche rispetto a questo tipo di scelte. Non credo che queste critiche alla passerelle possano essere condivise anche in quel contesto».
Pellecchia poi dà anche una risposta ferma sul rispetto delle norme: «la passerella è prevista dal Piano del Parco, un piano che è stato approvato nel 2005, quindi non da me. Si parla di attraversamenti e della possibilità che vi possano anche essere passerelle in legno. Ma non solo anche nei programmi biennali dei Sassi quest’opzione della passerelle è prevista. L’altezza? Avremmo anche voluto farla più in basso ma non è possibile perchè esiste una prescrizione dell’autorità di bacino che dice che in caso di alluvione il livello dell’acqua può arrivare fino agli otto metri di altezza, è per questo che noi interveniamo ad un altezza di 9 metri proprio per il rispetto a questa prescrizione».
Non meno importante risulta poi lo scopo di carattere sostanzialmente turistico per il quale è stata decisa l’introduzione della stessa passerella in legno: «Noi diamo vita ad un percorso turistico vero e proprio che permette da una parte all’altra di poter ammirare un pezzo del Parco della Murgia e non solo e di fare 100 metri di strade in pochi minuti senza essere costretti a percorrere quasi dieci chilometri di strada per andare da una parte all’altra, dai Sassi al belvedere ed alla Murgia. In più posso anche confermare che tutte quante le autorizzazioni possibili sono state chieste ed ottenute e nessuno ha avanzato dubbi circa la scelta che stavamo ponendo in essere. Anche per questo rimango ora non poco sorpreso quando sento della polemica che è nata su questo intervento che costituirà sostanzialmente l’introduzione di una passerella in legno che riuscirà a congiungere i Sassi alla Murgia».
Per procedere alla realizzazione di un’opera conforme ad ogni parametro di vincolo paesaggistico e di sicurezza, sono state interpellate tutte le autorità del caso, a cominciare dalla Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici , la quale ha rilasciato il suo formale parere favorevole vincolante al progetto “in quanto compatibile con il contesto paesaggistico dei luoghi oggetto di tutela”.
Ugualmente favorevole il parere dell’Ufficio Urbanistica del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata, il quale ha dato la sua autorizzazione alla “realizzazione di una sentieristica attrezzata”.
A queste si aggiungono le dovute procedure di verifica della pratica sismica sull’area, con esito positivo alla realizzazione, e la Valutazione di Incidenza Ambientale, richiesta da questo Ente, pur non essendo prescritta dall’Ufficio di Compatibilità della Regione Basilicata, che stabilisce che «gli interventi da attuare non comportano incidenze significative sul Sito Natura 2000 “Gravine di Matera”, quanto a tipologia e modalità di intervento e all’ubicazione degli interventi».
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