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PSICOSI: una parola che torna spesso nelle prime pagine dei quotidiani in edicola oggi. A una settimana dalla mattanza di Parigi, continua sui due binari della cronaca e degli approfondimenti l’informazione delle testate italiane: il Corriere della Sera si concentra su Abdelhamid Abaaoud, presunta “mente” degli attentati di venerdì 13: sarebbe stato in Siria per 6 volte prima di pianificare ed eseguire la strage; il ricercato Salah, invece, sfuggito al blitz di due giorni fa a Saint-Denis, sarebbe passato dalla Puglia il 1° agosto per imbarcarsi verso la Grecia. Intanto si registra un nuovo blitz nelle Ardenne e a Parigi cresce la paura di attentati chimici. Ma si susseguono gli allarmi anche in Europa: psicosi a Roma e Milano – indicate dall’Fbi come obiettivi sensibili – e controlli intensificati nella zona del Colosseo oltre che alla Scala e al Duomo, mentre all’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo) due giorni fa sono stati fermati due siriani di 19 e 30 anni che si stavano imbarcando per Malta con documenti falsi. Sul giornale diretto da Luciano Fontana segnaliamo l’articolo di Viviana Mazza su “Le voci di Raqqa sotto le bombe”: il toccante racconto dalla capitale siriana dell’autoproclamato Stato Islamico. Da Raqqa anche il reportage di Alberto Negri per il Sole24Ore, dove nel blocco inchieste si segnala quella di Roberto Galullo sui 4 miliardi congelati ai terroristi.
Repubblica dedica uno speciale di 4 pagine, oltre alle 20 dello sfoglio iniziale, a “Quei 40 minuti di sangue che hanno stravolto la storia dell’Europa”: articoli di Carlo Boni, Giuliano Foschini, Anais Ginori, Daniele Mastrogiacomo e Fabio Tonacci (domani anche il Corsera distribuirà gratuitamente un inserto speciale dal titolo #7giornidopo). L’Atlante Politico di Ilvo Diamanti, invece, conferma ciò che ieri è stato evidenziato da altri giornali come l’Unità e La Stampa: la paura di nuovi attacchi terroristici ha già fatto cambiare abitudini stile di vita a un italiano su due (il 72% del campione intervistato da Demos&Pi accusa gli integralisti ma dice no a guerre di religione: tra gli elettori di Lega e FI raddoppia la quota di quanti ritengono che “siamo in guerra”). Interessante sul quotidiano fondato da Eugenio Scalfari il reportage di due cronisti travestiti da musulmani nel centro di Milano: in giro con kefiah e niqab tra Duomo e Scala, sono stati insultati e derisi: “Bastardi dell’Isis, andatevene via” oppure “Siete come i kamikaze, non potete conciarvi così in Italia”, qualcuno ha chiamato la polizia e alla fine gli agenti hanno chiesto i documenti.
Per molti giornali la notizia più importante subito dopo il blocco dedicato a Parigi è il caso Ruby: la Procura di Milano chiude l’indagine su Berlusconi e chiede il processo per l’ex premier contestagli il reato di corruzione in atti giudiziari, secondo l’accusa avrebbe comprato il silenzio di venti “olgettine” con 10 milioni di euro – rischia il giudizio anche la senatrice Maria Rosaria Rossi. L’udienza del cosiddetto “Ruby ter” sarà a gennaio.
Un’altra richiesta della Procura – in questo caso di Venezia – riguarda il centrodestra: il maxiprocesso Mose vedrà fra i suoi 11 indagati anche Altero Matteoli, ex ministro alle Infrastrutture oggi accusato di corruzione, l’ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, al quale viene contestato il finanziamento illecito dei partiti.
Restando alla politica, sia Corsera che Repubblica aggiornano le grandi manovre dei partiti in vista delle amministrative di primavera con un’apertura dedicata a Milano (il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, in pole per la candidatura a sindaco) e un’intervista ad Alfio Marchini, l’imprenditore corteggiato da Berlusconi ma che forse correrà contro il candidato di centrodestra indicato dai partiti (si pensa a Giorgia Meloni).
e.furia@luedi.it
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