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IL BLITZ nel covo dei terroristi a Parigi nel quartiere Saint-Denis (otto arresti, una kamikaze che si fa esplodere e la probabile morte di suo cugino Abaaoud, “mente” degli attentati di venerdì 13) è il titolo d’apertura di Repubblica e Corriere della Sera, mentre La Stampa titola a tutta pagina sull’allarme terrorismo in Italia lanciato dall’Fbi. San Pietro ma anche Scala e Duomo di Milano i tre obiettivi sensibili segnalati dagli States, con conseguente innalzamento della sicurezza a Roma e Milano. Nella prima udienza generale dopo la strage di Parigi, Papa Francesco ha ribadito però che il Giubileo al via l’8 dicembre vedrà spalancate le porte della Chiesa. Sul quotidiano torinese anche un lungo reportage di Monica Maggioni, presidente Rai, da Damasco su Bashar al Assad, presidente siriano (intervistato dal Tg1), e approfondimenti proprio su Hasna, la “kamikaze bionda stregata dalla jihad”, su come “Parigi convive con l’inquietudine” e sul 50% degli italiani che si dice “pronto a cambiare abitudini” con l’acuirsi dei controlli anti-terrorismo: rispetto all’11 settembre l’effetto degli attentati è più forte, e di sicuro influisce anche la vicinanza alla Francia rispetto alle Torri Gemelle. Il Corsera ospita il j’accuse dello scrittore Michel Houellebecq: “Io accuso Hollande e difendo i francesi” e due pagine, molto toccanti, che raccontano in una sorta di Spoon River le 129 vittime di 19 Paesi diversi – Aldo Cazzullo spiega “Perché sono più forti dei loro carnefici”.
Tra i temi politici, da segnalare, sempre sulla Stampa, l’intervista di Massimo Russo a Gianroberto Casaleggio: il fondatore del Movimento 5 Stelle racconta cosa è cambiato dopo la decisione di levare il nome di Beppe Grillo dal logo del M5S. «Se non si affranca dai fondatori un movimento muore». Crisi archiviata? «Bisognerebbe chiederlo alle persone che non riescono più a pagare mutuo e sanità». Sull’ascesa di Di Maio: «Il leader del M5S è il M5S stesso, non sono importanti i nomi, ma i programmi e la partecipazione». Tra le notizie di politica, su molti giornali l’annuncio di un altro movimento, quello “solidale” e non caratterizzato politicamente di Diego Della Valle che ha ufficializzato la nascita di Noi Italiani. E poi le tensioni nel centrodestra in vista delle amministrative di primavera in diverse importanti città: il vertice di ieri a Palazzo Grazioli non ha sciolto tutti i nodi, a Milano nessun veto sull’ipotesi Sallusti avanzata da Berlusconi mentre per la sua designazione di Marchini a Roma è arrivato il no di Giorgia Meloni (la leader FdI vuole correre); Matteo Salvini intanto spinge per una leghista a Bologna (Lucia Borgonzoni) e un notaio a Torino (Alberto Morano).
e.furia@luedi.it
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