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MATERA – Ammette le proprie colpe, si dimette dalla presidenza del movimento e chiede scusa ai suoi colleghi.

Si può racchiudere così, in una presa di posizione chiara e concreta, la vicenda della mail dell’associazione “Fare Verde Onlus” inviata a chi doveva ritirare la propria tessera.

Un’idea fuori luogo, un mancato zelo per ciò che ne è stato successivamente; ma mai un abuso di potere o di posizione privilegiata, per favorire una nascente associazione, che voleva occuparsi di ambiente. In una lettera aperta, il dimissionario presidente del movimento Matera si Muove, Angelo Angelastri, chiarisce alcuni aspetti della vicenda, ristabilendo alcuni momenti che avevano messo in discussione la buona fede e soprattutto l’opera dell’assessore Amenta, e dei consiglieri eletti per Matera si Muove, Fragasso e Bianco.

«Dopo tante illazioni, insinuazioni e richieste di dimissioni, penso sia arrivato il momento di dire la verità sulla vicenda “Fare Verde Onlus”. Io, Angelo Angelastri, in qualità di ex collaboratore (a titolo gratuito) dell’Assessore Amenta, sono stato l’artefice della famosa mail inviata ai tesserati per recarsi in Assessorato a ritirare le tessere di Fare Verde – scrive Angelastri -. Si, sono stato io, sono stato io a credere che invitare un comune cittadino in comune o in assessorato per ascoltare e ricevere i suoi consigli, che la scusa di una “tessera” fosse un segno di apertura e di trasparenza verso la nostra amministrazione. Purtroppo avendo solo 24 anni credo ancora in una Politica che si interessi della “cosa pubblica”, che ascolti il cittadino e che si attenzioni ai suoi problemi».

Anche sulla questione del locale assegnato all’associazione, Angelastri sottoliena che: «Se qualcuno ha frainteso una custodia gratuita per qualche mese di un locale totalmente fatiscente, solo per un’iniziativa che avrebbe portato un processo di sensibilizzazione verso un bene demaniale lasciato in pieno abbandono, con sporcizia e usurpato da atti vandalici, un progetto che avrebbe avvicinato tanti giovani, che gratuitamente avrebbero passato parte del loro tempo a ripulirlo e ripristinarlo nel miglior modo possibile, chiedo sempre scusa. Non avevamo doppi fini, non avevamo in mente di creare business in quel locale, ma solamente creare un gruppo giovanile e ambientalista che curava il proprio territorio. Mi assumo tutte le colpe. Dichiaro pubblicamente che l’Assessore Amenta non era al corrente della mail, ma solo del progetto di pulizia e decoro del locale da parte di un gruppo di giovani ambientalisti».

Per questo motivo, la decisione di lasciare le redini del movimento. «Assumendomi tutte le responsabilità del caso, ufficializzo anche le mie dimissioni da presidente di Matera Si Muove ed esco dal gruppo che purtroppo è stato infangato solo per una mia ingenuità, ma a 24 anni mi sarà anche concesso di pensare che la politica possa essere fatta solo per passione e amore, senza avere doppi fini. Inoltre, chiedo scusa agli elettori e ai candidati di Matera Si Muove se per mia colpa siamo stati oggetto di calunnie ed insulti, rischiando di ledere la reputazione di alcuni di loro. Infine porgo le mie più sincere scuse all’Assessore Amenta e ai consiglieri comunali Daniele Fragasso ed Angelo Bianco, per il disguido da me creato, ma che ha infangato il loro lavoro, fino ad ora svolto in maniera eccellente, dato che questi due consiglieri comunali non si sono lavati le mani dopo la campagna elettorale, ma hanno continuato a lavorare per la nostra città ed hanno continuato ad ascoltare i problemi della gente».

«Sono fiero di essere rappresentato da gente onesta come loro e di aver un bellissimo gruppo come quello di Matera Si Muove – conclude Angelo Angelastri -, ma purtroppo le note vicende mi obbligano ad allontanarmi, seppur senza colpe, dal progetto di rinnovamento e di amore per la città che ha sempre contraddistinto il nostro movimento».

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